ALICE OR THE LAST ESCAPADE (SubITA)

Titolo originale: Alice ou la dernière fugue
Paese di produzione: Francia
Anno: 1977
Durata: 93 min.
Genere: Drammatico, Fantastico, Giallo
Regia: Claude Chabrol

Alice Carol lascia il marito una notte di pioggia, dicendogli che non lo ama più. Viaggia da sola ma quando il suo parabrezza si rompe su una strada solitaria, deve fermarsi e cercare aiuto. Va in un maniero inquietante e viene accolta dal proprietario, Henri Vergennes, e dal suo maggiordomo, Colas. Alice è invitata a passare la notte in casa. La mattina dopo, Alice non riesce a trovare i due uomini della notte precedente ma trova la sua macchina sorprendentemente riparata. Cerca di andarsene ma non riesce a trovare il cancello. Ferma la macchina e gira intorno al muro cercando di trovare un’uscita, ma….

Proseguendo la scoperta di un autore come Chabrol, mi sono imbattuto in questo film, tanto sconosciuto quanto grandioso e imprescindibile, dedicato alla memoria di Fritz Lang.

“Alice o l’ultima fuga”, potrebbe un noir di Lang, se non fosse che ad un certo punto rompe col classicismo del maestro austriaco(che col suo stile aveva già sfidato lo spettatore con “La donna del ritratto”), percorrendo altre strade.

Nel film di Chabrol un’atmosfera gotica e invade la storia, la mescolanza fra il noir e il giallo detta i toni narrativi e i tempi di montaggio. La protagonista Alice, similmente ad una sua omonima, tenta di aprire piccole porte e non ritrova la strada maestra. Ma se ciò non bastasse, il film ha riportato alla mente uno spettacolo teatrale di Luigi Lunari, di cui non farò nome per evitare di rovinare in alcun modo la visione. Il film è caratterizzato da pochi dialoghi e tanto silenzio che ci guida assieme alla protagonista nella sua (dis)avventura, il tutto accompagnato dal sottofondo musicale del “Concerto per pianoforte n.24 K- 491” di Mozart.

Non mi dilungherò oltre, sperando di aver generato in chi legge quel poco di curiosità sufficiente a recuperare il film.

Cinema: corpo e anima

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By Anam

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