MOON GHOST RETURNS (SubENG)

Titolo originale: Moon Ghost Returns
Paese di produzione: Stati Uniti
Anno: 2024
Durata: 87 min
Genere: Commedia, Horror, Fantastico
Regia: Joshua Courtade

Sinossi:
Sono passati due anni dall’apocalisse dei Moon Ghost, e Selina non ha idea di come adempiere al suo destino come nuova Moon Wizard. Sta avendo visioni che prevedono il ritorno del suo malefico nemico, il Moon Ghost, quindi dovrà capire velocemente come affrontarlo.

Moon Ghost Returns somiglia più a un sogno stralunato che a un film ordinario—sa di zucchero filato sporcato di sangue, di magia rubata alle fiabe horror, e di quella spensieratezza che non ti aspetti dal soprannaturale. Joshua Courtade costruisce un mondo dove il grottesco e il comico si abbracciano, dove la magia è un peso ma anche un gioco, e Selina è il cuore pulsante di questa buffa resistenza.

Selina è un po’ incerta, impacciata: la tipica outsider che scopre di avere potere, ma non sa usarlo. Quelle sue visioni — Mosso da sogni di luna, ombre che si contendono la realtà — sono il motore emotivo del film. Non è la guerriera perfetta, è più la ragazza che inciampa nella sua paura, ma che sceglie comunque di alzarsi. C’è qualcosa di fragile e potente in questo: il desiderio di cambiare, di opporsi al male, anche quando non si è pronti.

L’umorismo è un dispositivo salvifico qui. Il Moon Ghost, “nemico malefico”, torna non come mostro invincibile, ma come entità teatrale, eccessiva, esagerata. Le battute, le situazioni assurde, le maschere kitsch — tutto serve a smascherare il fiato pesante della paura. Courtade non vuole terrorizzare per forza: vuole divertire, agitare, e poi insinuare che dietro il sorriso c’è qualcosa che lascia il segno.

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Esteticamente il film non è perfetto: il budget si percepisce, le scene horror spesso sono dosate un po’ troppo “dolci”, più pop che grottesche. Ma in quelle imperfezioni c’è anima: nei costumi artigianali, nei momenti in cui la luna appare sfregiata, nei suoni striduli che si infilano tra la colonna sonora giocosa. Moon Ghost Returns riesce a evocare che la vera magia ha più a che fare con la nostalgia e il patto che facciamo con l’ignoto che con la paura pura.

C’è una tensione buona nel film: quella di dover diventare ciò che non sei ancora. La “Moon Wizard” che Selina deve essere non è un titolo, è una lotta interiore: tra il desiderio di proteggere, il timore di essere insufficiente, e il peso delle aspettative. È un film che parla del coraggio — non con clamore, ma con piccole scintille.

Alla fine, Moon Ghost Returns non ti abbraccia con la sicurezza, ma ti sfiora con la promessa che il male può essere vinto, se hai il coraggio di credere nelle tue visioni. È divertente, è un po’ ridicolo, è magico al punto giusto. Non è il film della tua vita, ma è un incantesimo che si lascia guardare — e che lascia desiderare di incrociare la luna.

By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

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