LEONOR WILL NEVER DIE (SubITA)

Titolo originale: Leonor Will Never Die
Paese di produzione: Filippine
Anno: 2022
Durata: 101 min.
Genere: Azione, Commedia, Drammatico
Regia: Martika Ramirez Escobar

Finzione e realtà si confondono quando Leonor, una regista in pensione, finisce in coma dopo che un televisore le cade in testa, costringendola a diventare la protagonista della sua sceneggiatura incompiuta.

Leonor will never die è il debutto alla regia della sceneggiatrice Martika Ramirez Escobar, presentato al Sundance Film Festival – dove ha vinto lo Special Jury Prize for Innovative Spirit – e in Italia al Far East Film Festival.

Leonor will never die è un atto d’ verso il Cinema e soprattutto verso il suo potere catartico; la storia ruota intorno a un’anziana regista di film action – non più all’apice del e sempre con la testa tra le nuvole – che vive con suo Rudie. Lei e suo marito si sono separati, ma nella della famiglia bazzica – letteralmente – ancora il fantasma di Romualdo, il loro deceduto in un incidente sul set.

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Leonor will never die passa agilmente da un piano narrativo a un altro; la protagonista finisce in coma e, in uno ipnagogico, interagirà con i personaggi di una sua sceneggiatura incompleta, mentre suo Rudie cerca di realizzare il della madre di mettere in scena proprio quel film incompiuto. Il film in questione è un action anni ’80, girato in 4:3, con una pellicola non propriamente performante: il protagonista si chiama – ovviamente – Romualdo ed è il classico eroe coraggioso e prestante che smaschera la codardia e la dei potenti della città. Utilizzando tutti i cliché del genere, strappando a volte allo spettatore un sorriso – mai forzato o di scherno – Leonor cerca di elaborare il trauma della morte del figlio.

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Le vicende raccontate dalla sceneggiatura in lavorazione e quelle della della regista si vanno a intersecare, restituendoci una commedia tanto dolce quanto amara su una crisi esistenziale, con elementi fantasy e metacinematografici. Leonor will never die è un balsamo per il cuore, soprattutto per gli inventori di storie, artisti e scrittori che scelgono il proprio mondo immaginario come luogo confortevole in cui rifugiarsi quando la vita cade a pezzi.

Questo piccolo gioiello filippino non può che suscitare empatia nel cuore dei sognatori, ma anche intenerire a far riflettere chi non ha più forza di sognare.

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