GENOCIDAL ORGAN (SubITA)

Titolo originale: Gyakusatsu kikan
Nazionalità: Giappone
Anno: 2017
Genere: Animazione, Azione, Fantascienza
Durata: 116 min.
Regia:

Sarajevo ritorna ancora una volta ad al centro della storia mondiale, quando una bomba atomica artigianale la distrugge. Mentre gli stati democratici si trasformano sempre più in stati dove la “ Assoluta” è la norma e la verso una velleitaria “Sicurezza Totale” spinge alla dittatura, Clavis Shepard, agente dell’intelligence americana, si lancia sulle tracce della mente criminale dietro l’attacco. John Paul è l’ responsabile del in cui sta precipitando il mondo. Ma chi è quest’uomo? Dove si nasconde? Ed è lui il vero responsabile di quanto accade? Oppure è solo un’altra pedina nell’ennesimo di specchi?

Realizzato dal giovane Studio Geno, Organo genocida è un film crudo e impietoso, a tratti potrebbe risultare disturbante, i cui temi e violenza realistica ne consigliano la visione ad un pubblico consapevole.

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“In una conversazione che tocca i temi dei romanzi “Il Castello” e “Amerika” di Kafka, Lucie, ex amante di John Paul, accenna all’Ipotesi di Sapir-Whorf. Se il linguaggio determina o influenza il pensiero, il può avere la propria lingua, una grammatica, che può decifrata e forse utilizzata? Dopo “Empire of Corpses” e “Harmony“, questo è il terzo adattamento cinematografico del di Project Itoh. Il distopico autore, morto a 34 anni nel 2009, non era mai stato così sinistramente preveggente come in Genocidal Organ del 2006. Le sue previsioni si traducono, a volte imperfettamente, in questo film difficile ma stimolante. Nonostante una realizzazione accattivante (doppiatori talenti assoluti, tra cui Yuichi Nakamura di Fairy Tail, Takahiro Sakurai di Bleach e Sanae Kobayashi di Elfen Lied, una canzone a tema di Egoist, l’incredibile design dei personaggi di Redjuice, reso elegante dal neonato Studio Geno) il film è una visione impegnativa. Il regista e scrittore Shuko Murase tesse pazientemente i temi scomodi e cupi di Itoh su scandali politici, appalti di operazioni militari e apatia pubblica. “La gente è interessata solo a una frazione delle guerre civili”, minimizza John Paul, in un gesto bieco ed attuale come il film.” (Fonte: The Irish Time)

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Recensione di: foxy63subs.wordpress.com

 

By Anam

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