X [SubITA]

Titolo originale: X
Paese di produzione: USA
Anno: 2022
Durata: 106 min.
Genere: Horror
Regia: Ti West

Mentre ero accomodato in una poltrona del cinema per guardare il nuovo horror slasher degli anni ’70 di Ti West, due adolescenti dietro di me stavano apparentemente facendo un gioco di associazione di parole. Uno di loro ha sussurrato all’altro “Gesù”, quando la casa di produzione “Little Lamb” è balenata sullo schermo.

Se il “leader religioso” del primo secolo potrebbe non avere a che fare esplicitamente con gli studi di produzione dietro X, questa sembrava comunque un’introduzione stranamente appropriata al film horror, che West impregna con temi importanti della della purezza evangelica e del trauma religioso.

Il film della A24 è incentrato su una narrazione un po’ meticcia: 1979, un di registi paga per soggiornare in una fatiscente fattoria del Texas. È lo scenario perfetto per il loro film porno in lavorazione, The Farmer’s Daughters.

Ma come afferma con sicurezza Bobby-Lynn (Brittany Snow), la produzione non sarebbe senza i suoi soggetti: lei, il suo “a volte” fidanzato Jackson (Scott “Kid Cudi” Mescudi), e la stella nascente Maxine (Mia Goth). La fidanzata di RJ, Lorraine (Jenna Ortega), assiste alla parte tecnica, la sua insinuata cristianità la mantiene scettica sul film, ma incuriosita comunque dalla comoda sessualità degli attori.

È un equipaggio eclettico quello che formano, e che non sembra appartenere all’ambiente rurale e religioso. Sono costretti ad discreti a causa della natura insensibile del loro ospite, Howard (Stephen Ure), e della sua misteriosa moglie, Pearl (anch’essa interpretata da Goth, che incita ad un impressionante confronto tra i suoi due personaggi). All’insaputa delle aspiranti star, una scoperta delle loro “devianti” attività sensuali avrebbe conseguenze disastrose (e sanguinose).

Mentre la tensione si intensifica lentamente ma magistralmente, la prima metà di X concentra l’attenzione sulla costruzione dei personaggi e sulla tessitura dei temi principali. Un senso di inquietante anticipazione sottolinea l’intera esperienza visiva. Sono gli accenni guida – non i depistaggi – che arrestano la nostra attenzione e sollecitano le domande che portano agli omicidi dello slasher. Chi sarà l’assassino? Quali sono le loro motivazioni? X scrosta questi strati mentre si crogiola in uccisioni intelligenti e cruente che scioccano e inorridiscono e si dilettano nella loro assurdità.

Traendo da film come The Texas Chainsaw Massacre, l’approccio di West al genere slasher rende omaggio ai suoi pionieri. La scena iniziale evoca il rapporto d’aspetto quadrato della vecchia scuola, solo per rivelare che si tratta di un abile trucco della macchina da presa, dato che la scena è stata inquadrata dalle porte aperte di un fienile. Onora anche la sua ambientazione del Texas rurale degli anni ’70, fino a presentare solo la birra locale dell’epoca. Ma al di là delle lattine di birra e dei rapporti d’aspetto, West si impegna in qualcosa di completamente nuovo – ed è attraverso le controparti fittizie di Goth e i loro ideali opposti.

“Non accetterò una vita che non merito”. Il mantra spesso ripetuto da Maxine trova un vivido antiparallelismo nel personaggio di Pearl e radici in temi biblici. Gli insegnamenti di un televangelista cristiano pervadono la cittadina texana, compresa la casa di Howard e Pearl.

Anche se i temi religiosi non sono affatto nuovi al genere horror, X intreccia in modo unico e senza sforzo una storia di invecchiamento, sesso, perdita e liberazione in un mondo così influenzato da un di credenze cristiane conservatrici. Il risultato è uno slasher che è toccante, significativo e assolutamente emozionante.

(https://www.thereviewgeek.com/)

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