SPIRAL (SubITA)

Titolo originale: Uzumaki
Titolo internazione: Spiral
Nazionalità: Giappone
Anno: 2000
Genere: Horror, Esoterico, Visionario
Durata: 90 min.
Regia: Higuchinsky (Akihira Higuchi)

Kirie Goshima è una tranquilla studentessa di una piccola cittadina giapponese, ma la sua vita è destinata ad essere letteralmente “rivoltata” quando un inquietante mistero inizia a sorgerle tutt’attorno: il padre del suo fidanzato sembra ossessionato da una strana figura a spirale trasmessa alla televisione, una sua conoscente finisce ingoiata da un impossibile mulinello, altri paiono trasformarsi in chiocciole, a ritrovarsi capigliature vorticanti degne di un Gorgone. Omicidi e suicidi legati a questa ossessione collettiva si moltiplicano, mentre l’intera comunità sembra caduta vittima dell’inesplicabile potere delle spirali.

Uzumaki è un film del 2000 diretto dall’ giapponese Akihira Higuchi, che firma le sue opere con lo pseudonimo “Higuchinsky“. Questo film è tratto da un manga Seinen di genere horror, scritto e diretto dall’acclamato artista Junji Ito. Premetto che questo manga ancora non l’ho letto, perciò questa recensione è scritta da una persona che è all’oscuro di ciò che accade nella storia cartacea da cui questo film è tratto. Detto questo, Uzumaki è un film girato con uno stile decisamente eccentrico: ogni singola scena dell’intero film è immersa in un colorito che spazia tra le varie sfumature di verde, per immergere nell’atmosfera della storia, un’atmosfera strana. Il film è diviso in capitoli, una scelta che richiama la provenienza cartacea della storia, divisione che non spezza assolutamente il ritmo narrativo che, soprattutto nella seconda parte del film, è mozzafiato nel mentre si cerca di capire come la vicenda andrà a finire. Il film è un sostanzialmente un crescendo di emozione; si inizia da una parte calma e tranquilla, che ti aiuta a conoscere i personaggi principali e ti fa sentire un po’ a casa nella piccola cittadina in cui si svolge la storia. La calma e la tranquillità si fermano a quel punto però; dal momento in cui il padre di Suichi, fidanzato non dichiarato di Kirie, inizia ad essere ossessionato dal simbolo della spirale, cosa che lo porta a recuperare centinaia di oggetti che la richiamano, si capisce che non ci sarà più tregua. Impossessato da una ossessione che, pian piano, invaderà l’intera cittadina, l’uomo non può fare a meno delle spirali e le spirali devono essere in tutto ciò che vede e tocca.

Ma l’ossessione per le spirali non è fine a sé stessa: quando uno viene preso da questa strana mania non si ferma al collezionare oggetti di tale forma, ma vuole essere lui stesso la spirale. Ed è così che le persone iniziano a morire, persone che sono vicine a Kirie e, mentre Suichi le chiede di fuggire con lui da quel posto malato, anche lei viene colpita in una diversa forma da questa maledizione. Riusciranno i due a salvarsi o saranno anche loro vittima della spirale?

La spirale che si svolge in senso orario rappresenta il che l’anima compie dalla parte più intima e segreta a quella esteriore o alle alte forme di spiritualità, quel sentiero perciò che lo spirito tende a compiere per elevarsi alla perfezione. La morte, in questo senso, è solo una forma di abbandono dell’energia per trasferirsi altrove, mutando di forma, per continuare a scorrere. [Fonte: cerchiodeidruidi.altervista.org]

Questo significato esoterico della spirale viene rispettato appieno nello svolgimento della trama del film: le persone che ne sono ossessionate non sembrano difatti esser cadute in uno stato di perdizione, ma sembrano ricercare proprio la perfezione.

La chiocciola si muove lentamente, restando sempre aderente alla Terra. Per questo motivo essa rappresenta il procedere con gradualità ma sicurezza verso un obiettivo. La spirale della chiocciola simboleggia il mistero profondo della vita e l’unità di tutto ciò che esiste. La chiocciola evoca il lento percorso spirituale. Grazie alle sue abitudini, il nascondere e uscire dal guscio simboleggiano la resurrezione, quasi come la luna che aumenta e diminuisce. [Fonte: visionealchemica.com]

Anche questo elemento è riconducibile al significato stesso della spirale, con il progredire lentamente e con costanza per raggiungere, in questo caso, la perfezione, uno stato che viene dopo la corporalità e la vita.

Guarda anche  SPRING, SUMMER, FALL, WINTER... AND SPRING [SubITA]

Per concludere, Uzumaki è un film consigliatissimo, con una trama originale e una regia eccentrica e deliziosa. L’incedere della storia è lento, ma ciò che vuole raccontare è così entusiasmante e ben posto nel contesto da portare lo spettatore a rimanere incollato allo schermo fino all’ultimo, enigmatico, fotogramma. Una chicca di questo film è la quasi onnipresenza del simbolo della spirale, anche nascosta, vorticante, (sebbene visibile con facilità anche dall’occhio meno attento) sullo sfondo. Ciliegina sulla torta sono le musiche, che immergono completamente lo spettatore nella pazzia e nelle stranezze che avvengono a Kirie e conoscenti, per finire con una stupenda canzone del gruppo nipponico Do as Infinity, Raven. Un plauso infine è da dare agli attori, che ricoprono quasi sempre il ruolo di personaggi eccentrici e facilmente distinguibili gli uni dagli altri. Il regista secondo me non avrebbe potuto scegliere migliore di Eriko Hatsune per la parte di protagonista.

Recensione: erikscrem.wordpress.com

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By Anam

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