TRES DIAS [SubITA]

Titolo originale: Tres días
Paese di produzione: Spagna
Anno: 2008
Durata: 93 min.
Genere: Drammatico, Fantascienza, Thriller
Regia: F. Javier Gutiérrez 

Il segretario generale dell’ONU dirama un messaggio terribile: la terra verrà colpita tra tre giorni da un meteorite, provocando la finale del pianeta. È il panico: la gente impazzisce per la paura. Nell’isolato di Laguna, in Spagna, la notizia arriva seminando terrore. Per rifuggire dall’isteria collettiva Ale, un giovane che vive con la madre, decide che si chiuderà in casa per sentire musica, ubriacarsi e non pensare più a nulla. Ma i suoi piani dovranno mutare quando si vedrà costretto ad aiutare la madre a proteggere i suoi quattro nipoti, del fratello di Ale, dall’arrivo di uno strano e non ben intenzionato soggetto.

Los Cronocrimenes” di Nacho Vigalondo trionfò al Science+Fiction di Trieste nel 2007. L’anno successivo un’altra pelicula spagnola riuscì ad aggiudicarsi l’ambito Premio Asteroide: “Tres Dias” di F. Javier Gutièrrez.

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Entro tre giorni un enorme meteorite colpirà la Terra annientando tutto e tutti. Cosa fare? Dove andare? Il panico e la paura dilagano. Tutti scappano senza sapere realmente dove andare. Il giovane Ale e sua madre decidono allora di recarsi dai loro nipotini in campagna. Approfittando del qualcun altro, però, sta per tornare. Chi è ? Cosa ha fatto di tanto grave da temere il suo arrivo? Ma soprattutto che cosa vuole (fare) adesso?

A differenza di quanto si possa pensare, il giovane regista spagnolo si libera rapidamente di ogni deriva catastrofista e affonda la sua “indagine” nel thriller e nel dramma famigliare.
Non disdegna la a spalla, ma predilige lente carrellate (frontali ed orizzontali). Abbaglia nelle scene diurne con un forte (e luminoso) bianco sparato e riveste gli esterni di (allucinate) tinte dorate che spingono sull’iperrealismo. Quando scende la il avvolge ogni cosa e gli incubi tornano a galla.

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Tres Dias” non è un’opera imperdibile, ma sicuramente godibile e ben congeniata. L’analisi psicologica dei vari personaggi poteva essere sviluppata forse in maniera più compiuta. In certi istanti qualche movimento di può sembrare gratuito; ma nel complesso il film regge e si fa apprezzare. Sostenuto da un cast e da una sceneggiatura all’altezza, Gutièrrez evita ogni possibile hollywoodeggiante e focalizza l’attenzione sul dubbio, la paura e l’attesa; non tanto per il futuro, quanto per il passato!
Il passato che ritorna fa più paura di un presente ormai senza più domani…

By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

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