SOUND OF MY VOICE [SubITA]

Titolo originale: Sound of My Voice
Nazionalità: USA
Anno: 2011
Genere: Drammatico, Fantascienza, Thriller, Spirituale, Esoterico
Durata: 85 min.
Regia: Zal Batmanglij

Peter e Lorna, una giovane coppia di Silver Lake, si imbattono nel mondo sotterraneo di una strana setta, incontrata nei pressi della valle di San Ferdinando. A capo del culto vi è una giovane ed enigmatica donna di nome Maggie, che non lascia mai la sua camera nel seminterrato. Gli adepti si limitano invece a seguire tutte le indicazioni di Maggie, che ordina loro come preparare il cibo, come eseguire le pulizie e donarle il loro sangue in caso di eventuali trasfusioni. Decisi a rivelare che Maggie è solo una ciarlatana, Peter e Lorna piazzano delle telecamere segrete nella sua stanza ma, ben presto, anche loro diventano succubi delle sue volontà.

Scendi dalla macchina. Dammi il telefonino. Togliti i vestiti. Fatti la doccia. Lasciati bendare gli occhi e legare le mani. Queste sono le regole, per poter entrare nel regno di Maggie: una fanciulla dai lunghissimi capelli biondi che veste con un telo bianco e vive nel sotterraneo di una casa, situata in una località sconosciuta. Dice di avere perso la memoria. E di caduta sulla terra dal futuro. Il tatuaggio impresso sulla sua caviglia significherebbe questo: quella ragazza è una viaggiatrice nel tempo, che viene dal 2054. Ed è il capo carismatico di un piccolo gruppo a carattere pseudo-religioso, composto da uomini e che vogliono staccarsi dal presente, e diventare più forti e puri per poter affrontare i tempi neri che incombono sull’umanità. L’avvenire infatti, è pieno di guerre civili e carestie. Eppure sono ancora in voga le canzoni che le Cranberries avevano portato al successo negli anni novanta. Il quadro è affascinante, ma,  a ben vedere,  risulta segnato da non poche crepe. Peter e Lorna, una giovane coppia di giornalisti, vogliono vederci chiaro. Si fingono adepti per girare un documentario sulla santona, utilizzando una videocamera nascosta negli occhiali di lui. Il gioco si presenta subito difficile, e presto comincia ad davvero pericoloso. Le prove, per i seguaci della setta, sono durissime, al limite della crudeltà; e poi Maggie possiede un enorme potere di seduzione. Racconta menzogne che suonano come favole fantascientifiche, e presentano la salvezza come un meraviglioso sogno, la cui realizzazione è riservata a pochi eletti. Peter è intenzionato ad andare fino in fondo, dapprima per dovere di cronaca, poi, quasi certamente, per amore. La reale identità di Maggie si scoprirà solo alla fine, o forse no, non la sapremo neppure allora. Ed i conti, in questa misteriosa vicenda, continueranno a non tornare.

La malia resterà inspiegabile, fatale, magari anche egoistica nelle intenzioni, ma non ci sembrerà poi così cattiva.  Questa storia, infatti, racchiude un drammatico nucleo di verità: la sua protagonista è una donna sola, che ha perso i contatti con il mondo, ed è gravemente malata. E, nonostante la sua giovane età, di cose, sulla e sugli uomini, ne sa parecchie. Parla come se avesse davvero capito tutto, e non avesse nulla da nascondere, ma soltanto un immenso tesoro di saggezza da donare agli esseri derelitti e sprovveduti. È una profittatrice materna e generosa, un prodigio di e lungimiranza, si direbbe una fata la cui magia è fatta di persuasività e perspicacia. L’interpretazione di Brit Marling, già pluripremiata  per Another Earth, fissa l’incanto nell’imperturbabile fermezza che caratterizza le grandi guide spirituali. L’eloquio del suo personaggio, tanto brillante e profondo quanto limpido e naturale, porge il racconto dell’impossibile con quella grazie sofferta che è il nobile sedimento del dolore, e che non permette al cuore di dubitare della sua autenticità. Anche la  ragione di noi, distaccati spettatori, per un attimo sarà portata a cadere nel tranello. E in quel momento, permanendo nel nostro romantico errore, proveremo il piacere di trovarci di fronte ad un film irrisolto, che sembrava un delicato psicothriller e poi è dolcemente naufragato nell’assurdità di un sogno in cui è tanto bello credere. Tuttavia, anche se alla fine decideremo di arrenderci alla triste evidenza, l’amarezza di Sound of My Voice ci apparirà comunque stemperata dalla gentilezza di un animo – teneramente infido – capace di coltivare l’inganno con il gusto raffinato di chi ama dispensare magnifiche illusioni.

Guarda anche  STOIC [SubITA]

OGM – filmtv.it

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By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

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