
Titolo originale: Savageland
Paese di produzione: USA
Anno: 2015
Durata: 82 minuti
Genere: Horror, Drammatico, Thriller
Regia: Phil Guidry, Simon Herbert, David Whelan
Una cittadina vicino al confine tra Arizona e Messico viene spazzata via dall’oggi al domani, i sospetti cadono sull’unico sopravvissuto. Ma un rullino di foto che il sopravvissuto ha scattato quella notte racconta una storia diversa.
Diretto da Phil Guidry, Simon Herbert e David Whelan, Savage Land è un film horror in stile found footage che mescola elementi di Lake Mungo, The Blair Witch Project e The Night Stalker. Presentato come un falso documentario, il film esplora un massacro avvenuto in una piccola città al confine dell’Arizona, lasciando il pubblico a interrogarsi sulla veridicità degli eventi.
La storia ruota attorno a Francisco Salazar (interpretato da Patrick Pedraza), un giovane messicano accusato di aver ucciso 57 persone. L’unico sopravvissuto e testimone, Salazar è un personaggio enigmatico e silenzioso, avvolto nel mistero. Attraverso interviste, fotografie della scena del crimine e prove inquietanti, il documentario svela una verità agghiacciante: Salazar è davvero un mostro o c’è qualcos’altro dietro gli eventi? Monica Davis (interpretata da Monica Davis) è una giornalista determinata a scoprire la verità dietro gli omicidi, mentre lo sceriffo Parano (interpretato da Edward L. Green) è un’autorità locale testarda e palesemente razzista, il cui pregiudizio distorce le indagini.
Il film si distingue per l’uso di fotografie fisse in bianco e nero, creando un’atmosfera inquietante e immersiva. Questa scelta stilistica ricorda altri film apprezzati nel genere found footage, come Lake Mungo (2008), un horror in stile documentario ricco di rivelazioni inquietanti, e The Borderlands (2013), un horror investigativo a lenta combustione con una crescente sensazione di paura.
I registi riescono a creare un horror coinvolgente e lento, che appare stranamente reale. Le fotografie della scena del crimine, le interviste e i rapporti della polizia aumentano la credibilità del film. Sebbene la scena del found footage iniziasse a sembrare un po’ forzata negli anni 2010, Savage Land ha sicuramente fissato un nuovo standard in un mare di film imitatori. Funziona sia come un film horror agghiacciante che come una critica pungente al pregiudizio razziale, alla paura infondata e al sensazionalismo dei media. La tecnica innovativa di utilizzare semplicemente foto sfocate scattate da un uomo che cerca di documentare un evento irreale e scappare per la sua vita è sia stimolante che artistica. Tuttavia, il film presenta un climax horror leggermente più debole e una durata che potrebbe essere stata leggermente più lunga per esplorare meglio la storia di Francisco e gli accenni soprannaturali.
In sintesi, Savage Land è un horror found footage che si maschera da documentario, esplorando la paura, il pregiudizio dei media e un massacro inquietante con sfumature soprannaturali. È un film che stimola la riflessione e lascia un’impressione agghiacciante.
