PK [SubITA]

Titolo Originale: PK
Nazionalità: India
Anno: 2014
Genere: Commedia, Fantascienza
Durata: 152 min.
Regia:

PK, di Rajkumar Hirani, è un film satirico di fantascienza e racconta di un alieno che viene sulla terra ma che perde il dispositivo senza il quale non potrà più ritornare all’astronave. Durante il suo girovagare la gente gli dice che solo lo potrà aiutare a ritrovarlo, ma l’extraterrestre vede che il concetto di religione non è un fatto socialmente condiviso.

Del suo nome si conoscono soltanto le iniziali – PK, le stesse che danno il nome al film – eppure fin dal giorno del suo arrivo in città questo dai modi eccentrici, dalle manie bizzarre, dall’innocenza quasi infantile, diventa pian piano un ospite indesiderato. Il suo comportamento svagato, ma soprattutto le sue domande ingenue mettono in seria difficoltà sia i cittadini indiani sia le religiose: una preoccupazione che si muta pian piano in disagio. Perché attraverso le azioni e le parole di PK (che non sembra comprendere le più elementari del vivere “civile” e dell’osservanza dei precetti divini) vengono messe a nudo contraddizioni e ipocrisie non solo della religione organizzata, ma di tutta una mentalità – quella indiana – costretta da un giovane, involontario, incosciente “eversivo” a fare i conti con i propri paradossi. Ed è proprio quello di esplorare, sottolineare, tendere allo spasmo questi paradossi il compito più alto e nobile della satira. E anche qui ci muoviamo, nel terreno dell’esagerazione, dell’esasperazione e dell’assurdità: mentre nella civilissima la redazione di Charlie Hebdo veniva decimata per mano di fanatici religiosi, nell’ delle caste PK diventava ufficialmente il film con il migliore incasso in tutta la storia di Bollywood. Il lungometraggio, diretto da e interpretato da Aamir Khan (non a caso detentore del precedente record), ha guadagnato in tutto il mondo più di 90 milioni di dollari. A sorprendere è lo straordinario successo riscontrato dal film in patria, dove PK ha collezionato più della metà degli incassi (circa 48 milioni di dollari), cifra che ne fa il più grande successo commerciale nella storia dell’industria indiana dell’intrattenimento. Non stupisce che anche in PK abbia suscitato malumori e manifestazioni spesso sfociate in atti violenti: alcuni gruppi di integralisti religiosi e radicali hanno vandalizzato diversi cinema ‘colpevoli’ di aver inserito il film nella loro programmazione, e per mettere al bando la pellicola si è invocato l’intervento dei tribunali e dello Stato. Richieste più volte rigettate dalla Corte suprema, in base all’approvazione che il film ha già ottenuto da parte del Central board of film certification, istituzione che di fatto regola la distribuzione o la di materiale audiovisivo su tutto il territorio nazionale. Ma sono notizie marginali (e speriamo che rimangano tali) che non possono oscurare un successo per molti aspetti storico, e riprovano, laddove ce ne fosse il bisogno, che se la satira non dà fastidio a nessuno è una satira non solo noiosa, ma anche inutile.

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Recensione: mariagraziafala.it

 

By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

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