NO MORIRE SOLA [SubITA]

Titolo originale: No moriré sola
Titolo Internazionale: I’ll Never Die Alone
Nazionalità: Argentina
Anno: 2008
Genere: Horror, Thriller
Durata: 86 min.
Regia:

Quattro amici che tornano al loro dopo aver terminato l’anno scolastico. A metà strada incrociano il pick-up di una ragazza ferita, vittima di un gruppo di bracconieri…

Adrián García Bogliano è un regista originario di Madrid ma attivo da anni in centro e sud America. “Here Comes The Devil” (2012) e “Scherzo Diabolico” (2015) sono due produzioni messicane abbastanza apprezzate, ma lo ricordiamo all’opera anche in un segmento dell’antologia horror “The ABCs Of Death” (2012).

Con “No Moriré Sola” facciamo un salto all’indietro non indifferente: Bogliano gira in Argentina (nelle zone rurali attorno a La Plata) con un budget minimo, ispirandosi palesemente ai celebri rape & revenge degli anni settanta. Durante i titoli di testa, il regista cita (in una sorta di ringraziamento spirituale) una serie infinita di opere a lui care, ritenute fondamentali per lo sviluppo del suo cinema (ovviamente troviamo “L’Ultima A Sinistra”, “Non Violentate Jennifer”, “Ms. 45”, “La Casa Sperduta Nel Parco” ma anche prodotti underground meno conosciuti, come “Night Of Fear”, una marcia pellicola australiana del 1972).

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Carol, Leanor, Yasmín e Moira sono quattro ragazze in tour automobilistico tra le campagne argentine, qualcosa sembra andare storto fin da subito quando si imbattono in una ciclista ferita sul ciglio della strada. Presto vengono adocchiate da un gruppo di bracconieri, i quali ci mettono un attimo a trascinarle all’interno del bosco, l’inizio di un baratro fatto di violenza, stupri e sadismo assortito.
In “No Moriré Sola” l’originalità è poca cosa ed è tutto già visto, inclusa la polizia inetta nelle ricerche (“L’Ultima A Sinistra”), ma Bogliano conosce bene le regole del gioco: usa la del come una bianca e accecante gabbia che si insinua tra quei cespugli, utilizza uno score musicale straniante e inquietante, crea quelle atmosfere che riportano indietro di almeno trent’anni e in più non trascura l’aspetto della vendetta, a cui dedica una lunga ed efferata conclusione. La pellicola si esaurisce dopo neppure novanta minuti, ma esiste in circolazione una extended sleaze version nella quale le sequenze degli stupri si protraggono fino a trenta minuti, mettendosi in per durata con la violenza sessuale record vista in “Non Violentate Jennifer” (1978).

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Nonostante i di budget, il film (conosciuto anche con il titolo internazionale “I’ll Never Die Alone”) riesce a ritagliarsi uno tutto suo tra i rape & revenge più disturbanti del nuovo millennio, grazie a un approccio old-school veramente azzeccato. I difetti ovviamente non mancano (la recitazione non è delle migliori) e si fa fatica a trovare qualche particolarità che non sia stata già assaporata in passato, ma “No Moriré Sola” è un fulgido esempio di horror a basso costo realizzato con passione e dedizione alla causa. Un b-movie in pieno stile grindhouse, un incubo da vivere fino in fondo.

Recensione: cinemaestremo.wordpress.com

 

By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

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