Titolo originale: Meet the feebles
Nazionalità: Nuova zelanda
Anno: 1989
Genere: Animazione, Commedia, Musicale
Durata: 97 min.
Regia: Peter Jackson
L’anti Muppets per eccellenza, in quanto sporco, misantropo, pornografico, scurrile, ironico, depravato e senza alcuna moralità. MEET THE FEEBLES rappresenta l’anarchia più estrema del regista neozelandese, grazie all’utilizzo di pupazzi e personaggi senza alcun vincolo, etico e fisico.
Alla vigilia del ritorno in scena del più famoso spettacolo di varietà del mondo, il ‘Meet The Feebles Variety Hour’, la prima donna della compagnia, l’ippopotamessa Heidi, ha un crollo psicologico quando scopre che il tricheco Bletch, suo amante oltre che boss dello spettacolo, la tradisce con una gattina. Attorno a loro la compagnia di attori e artisti dello show, con i loro problemi, sogni e drammi, mentre si avvicina l’ora di andare in scena ……..
Dopo BAD TASTE e prima di BRAINDEAD, il noto regista del ‘SIGNORE DEGLI ANELLI’, sfornava un opera VM18 d’animazione veramente estrema e anomala, con dialoghi pepati, situazioni a luci rosse, fiumi di alcool e cascate di droga, malattie putride, rapine ed estorsioni, sodomia, una violenza eccessiva in puro stile anni ’80 e una serie di personaggi, pupazzi riconducibili ad animali (perfino un verme), che amano il sesso estremo, la droga e la visibilità, ma il caos e l’anarchia non lasciano tranquilli nessuno, nemmeno chi desidera solo cantare ed essere innamorato come l’innocente riccio Robert. Un film sconvolgente, pazzo, depravato e dal finale esplosivo, rubato senza pudore da Tarantino nel suo BASTARDI SENZA GLORIA. Se questa non è la pellicola più folle di Jackson, poco ci manca.
Recensione: horrorestremo.altervista.org
