LEVEL 5 (SubITA)

Titolo originale: Level Five
Paese di produzione: Francia
Anno: 1997
Durata: 110 min.
Genere: Drammatico, documentario, guerra, sci-fi
Regia: Chris Marker

“Un’ipnotica fusione di fatti e (fantascienza)!”. -Stella di Toronto

 

Una donna (Laura), un computer, un interlocutore invisibile: è questo l’impianto su cui si costruisce LEVEL FIVE. La donna “eredita” un compito: finire di scrivere un videogioco incentrato sulla battaglia di Okinawa – una tragedia praticamente sconosciuta in Occidente, ma il cui sviluppo ha avuto un ruolo decisivo nel modo in cui si è conclusa la Seconda Guerra Mondiale, così come nel dopoguerra e persino nel nostro presente.

Un gioco strano, in effetti. Contrariamente ai classici giochi di strategia il cui scopo è quello di invertire la rotta della storia, questo sembra voler solo riprodurre la storia così come è avvenuta. Lavorando a Okinawa e incontrando attraverso una rete piuttosto insolita – parallela a Internet – informatori e persino testimoni oculari della battaglia (tra cui il regista Nagisa Oshima), Laura raccoglie pezzi della tragedia, finché non iniziano a interferire con la sua stessa vita.

Come in ogni videogioco che si rispetti, anche questo procede per “livelli”. Laura e il suo interlocutore, inebriati dalla loro impresa, la usano come metafora della vita stessa e attribuiscono volentieri dei livelli a tutto ciò che li circonda. Riuscirà a raggiungere il LIVELLO CINQUE?

“Un’avventura fantascientifica appassionata e cerebrale… non c’è nient’altro nelle sale ora che sembri altrettanto nuovo”. -New York Times

“Uno sguardo affascinante su un evento storico ancora poco conosciuto in Occidente”. -Variety

“Troppo complicato per le parole – eppure indimenticabile – Chris Marker firma un magistrale thriller storico-fantastico, una riflessione vitale sulla morte e sull’immagine… Un film sulla memoria e sul rifiuto di dimenticare. Un film indimenticabile”. -Pierre Murat, Telerama

“Un po’ allo stesso modo di HIROSHIMA, MON AMOUR di Resnais, LEVEL FIVE dipana i tre fili aggrovigliati di un gomitolo: trasmissione della Storia, riflessione sull’immagine e sulla materia cinematografica, dialogo intimo.” -Serge Kaganski, Les Inrockuptibles

 

(https://icarusfilms.com/if-l5)

 

Da wikipedia:
Chris Marker segue i corsi di di Jean-Paul Sartre e ottiene una laurea. Durante la seconda guerra mondiale si unisce alla Resistenza come paracadutista. A questo periodo risale il suo soprannome “Marker”. In seguito è impiegato nell’UNESCO, tale lavoro gli permette di viaggiare molto. Visita numerosi paesi socialisti, e riversa ciò che vede nei suoi film e nelle riviste per le quali collabora.

La fama internazionale è venuta con il cortometraggio La jetée (1962), che racconta degli esperimenti scientifici per effettuare dei viaggi temporali in un mondo post-apocalittico. La forma del film è un montato di fisse: ne risulta una sequenza di “fotografie” che gli conferiscono un’atmosfera particolare e sconcertante, che fa riflettere sulla funzione mnemonica della fotografia in relazione alla cinematografia. Insieme al commento sonoro della voce fuori campo, frequentemente utilizzata, l’autore riesce straordinariamente a risvegliare le emozioni, mettendo in evidenza il suo grande talento letterario. La jetée ha ispirato il regista per L’esercito delle 12 scimmie.

Nel 1982 realizza Sans Soleil, un alternato a parti di fiction, con un commentario filosofico. Questa miscela crea un’atmosfera di sogno seppur avvicinandosi al genere scientifico. I temi principali sono il Giappone, la memoria e il viaggio. Il titolo del film è preso da una serie di canzoni di Modest Musorgskij. Chris Marker ha continuato la sua produzione trascorrendo la sua vita a Parigi, senza concedere interviste e coltivando il mistero che circondava il suo personaggio.

Nel 2004 viene proiettato al Centro Georges Pompidou il suo film Chats perchés, che ha come protagonista il graffito di M. Chat, un gatto comparso qualche tempo addietro sui muri di Parigi ed Orléans. Il critico cinematografico Jean Michel Frodon e il presidente del Festival di Cannes Gilles Jacob annunciano tramite Twitter che il 30 luglio 2012 Chris Marker è deceduto all’età di 91 anni.

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