KNIFE IN THE CLEAR WATER [SubENG] 🇨🇳

Titolo originale: Qingshui li de daozi
Paese di produzione: Cina
Anno: 2016
Durata: 92 min.
Genere: Drammatico, Spirituale
Regia: Xuebo Wang

L’anziano Ma Zishan vive con la sua nelle colline della remota regione cinese del Ningxia. Appartenente agli Hui musulmani, si ritrova di fronte a un dilemma quando muore la moglie, una molto amata da tutti, e la tradizione impone una cerimonia da svolgersi 40 giorni dopo. Ma Zishan non ha i soldi necessari per pagare il rito e il lo incoraggia a uccidere il loro ultimo toro. L’uomo però ha qualche difficoltà a dire addio anche all’animale.

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Ma Zishan (Yang Shengcang) è un anziano agricoltore musulmano che appartiene alla minoranza Hui. Lui e la sua si guadagnano da vivere coltivando una terra arida, immersa in un paesaggio lunare nella provincia di Ningxia, nel nordovest della Cina, una delle regioni più povere del paese. Quaranta giorni dopo la morte della moglie, Ma deve organizzare una cerimonia commemorativa e invitare i vicini del villaggio a un banchetto. Lui e il adulto prendono la difficile decisione di sacrificare a questo scopo la loro vecchia mucca. La mucca però, come se prevedesse la propria macellazio­ne, smette di bere e di mangiare. Il vecchio Ma si preoccupa teneramente per la bestia, la lava e cerca di nutrirla. Forse vede qualcosa di se stesso nel vecchio animale fedele? Entrambi si stanno avvicinando alla fine della loro vita naturale, quella vita di stenti che caratterizza il loro villaggio. Scene di taglio classico raffigurano finemente dettagli di un modo di vivere remoto: in un bellissimo esempio, un acquazzone improvviso provoca una gioiosa scena della famiglia di Ma, dove tutti si dedicano a schierare pen­tole e altro recipienti per raccogliere la pioggia prima che vada persa. La messa in scena di sommesso lirismo, con una concentrazione quasi rinascimentale sull’umanità che viene illuminata ed espressa da una tenue luce naturale, caratterizza questo film come qualcosa di straordinario all’interno del cinema cinese non commerciale la cui estetica sfoggia, il più delle volte, un aspetto più ruvido e “realistico”. Invece il film del cinese indipendente Wang Xuebo presenta una magica combinazione di super-realismo e racconto mitico quasi incantato. La sua rappresentazione profondamente anti-esotiz­zante dei rituali islamici quotidiani nella Cina rurale è di vitale importanza per il pub­blico occidentale di oggi; le preghiere, le abluzioni e altre pratiche irradiano un senso di raffinatezza, tradizioni ataviche e serenità interiore. Il film, realizzato con attori non professionisti di sorprendente espressività, possiede un’estrema purezza spirituale e ogni inquadratura è permeata di una rara bellezza.

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By Anam

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