Titolo originale: Ebolusyon ng Isang Pamilyang Pilipino
Nazionalità: Filippine
Anno: 2004
Genere: Drammatico
Durata: 540 min.
Regia: Lav Diaz
Quindici anni della vita di una famiglia contadina delle Filippine, dal 1971 al 1986: un periodo contrassegnato dalla dittatura di Ferdinand E. Marcos.
Arrivato al suo sesto lungometraggio, Lav Diaz opera una vera e propria cesura con il suo cinema precedente: dal colore passa al bianco e nero, i tempi sono (ancor) più dilatati, la riflessione socio-culturale più rigorosa e l’estetica visiva più curata. Evolution of a Filipino Family è una tragica poesia torrenziale, che premierà e farà riflettere gli spettatori più pazienti, capaci di sostenere le quasi 10 ore di durata. Quello che viene raccontato è un periodo cruciale nella storia del suo paese, e Diaz sceglie una famiglia come tante, che funga da sineddoche di un processo esistenziale di cambiamento a cui ha dovuto sottostare il popolo filippino in quegli anni. Frutto di un lavoro di riprese particolarmente lungo (anche a causa delle difficoltà di trovare finanziamenti), è un lungometraggio che porta dentro di sé le evoluzioni in atto nella finzione messa in campo: gli attori crescono accanto ai loro personaggi, la messinscena semi-documentaristica dà vita a un’esperienza di visione realistica, credibile e agghiacciante. I tormenti interiori dei protagonisti, che la regia segue in maniera alternata, sono palpabili e resi con estrema crudezza. Evolution of a Filipino Family è una ferita nel cinema del nuovo millennio e un nuovo inizio per la new wave filippina che stava prendendo piede proprio in quegli anni.
Recensione: longtake.it