Titolo originale: Cowards Bend the Knee
Nazionalità: Canada
Anno: 2003
Genere: Drammatico, Grottesco, Sentimentale, Visionario
Durata: 60 min.
Regia: Guy Maddin
Mentre la sua fidanzata Veronica giace morente nella stanza sul retro del locale parrucchiere / postribolo , la stella dell’hockey Guy la abbandona per una donna misteriosa, Meta. Sebbene Meta restituisca il suo sentimento, lei non si lascerà toccare fino a che un chirurgo non sostituisca le mani di Guy con quelle del padre morto di lei – che sono blu a causa degli anni trascorsi a tingere i capelli al salone . Il chirurgo simula il trapianto dipingendo le mani del ragazzo mentre lui è sotto anestesia. Guy , pensando che le sue mani siano quelle del padre di Meta , non riesce più a toccarla con sensualità . Apparentemente posseduto dalle sue mani , diventa un assassino , soffocando amici e nemici, cercando confusamente di vendicare la morte del padre di Meta . Nel frattempo, una nuova parrucchiera entra a far parte del personale – è il fantasma di Veronica, di cui Guy si innamora, ignaro della sua vera identità…
Cowards Bend the Knee è un film interamente muto, in bianco e nero, realizzato dal regista canadese Guy Maddin nel 2003. Consiste in 10 capitoli, ciascuno della durata di 6 minuti e 9 secondi.
Concepito in origine come installazione per un peepshow commissionata dalla Power Plant Contemporary Gallery di Toronto, con ciascuna sequenza ospitata in una apparecchiatura diversa, è stato in seguito trasformato in lungometraggio cinematografico.
Da diversi anni Michael Thieke propone proiezioni del film con musica dal vivo, in diverse città del mondo con formazioni di musicisti differenti.
La musica è completamente improvvisata, con il solo limite di rispettare la struttura in dieci episodi del film, in modo tale da creare dieci brani ciascuno della durata di 6’09”.
Tutte le proiezioni/concerti saranno registrate per creare un archivio delle colonne sonore “possibili” del film. Questa repertorio vorrebbe mettere gli spettatori nelle condizioni di creare successivamente la loro propria versione della musica del film, sia selezionando i brani che lasciandoli riprodurre in modalità casuale.
Recensione: cinedetour.it