AUN: THE BEGINNING AND THE END OF ALL THINGS [SubITA]

Titolo originale: AUN – The Beginning and the End of All Things
Nazionalità: Austria, Giappone
Anno: 2011
Genere: Fantascienza, Fantastico, Spirituale, Visionario
Durata: 100 min.
Regia: Edgar Honetschläger

Sekai, uno giapponese alla continua ricerca di un migliore per l’umanità, inventa un motore che sfrutta l’acqua come combustibile. Il destino gli riserva tuttavia un’amara sorpresa. La sorte avversa non ha comunque fine perché – mentre gioca in spiaggia – Aun scopre una particolare lumaca di mare che desta la curiosità del padre. Vent’anni più tardi, uno scienziato brasiliano – Euclide – riprende gli studi di Sekai e decide di portare avanti le ricerche poiché crede che l’animale sopracitato rappresenti l’anello mancante che possa condurre il pianeta verso un futuro radioso. Euclide chiede quindi alla moglie di mettersi alla ricerca di Aun…

Viaggiando tra il fantasy e il genere sci-fi, AUN mette in luce il desiderio di crearsi un nonché la primordiale paura e disgusto dell’uomo nei confronti dell’apocalisse.
Stando alle del regista, questo non è un art house movie, bensì è più definibile come un’opera d’arte sotto forma di film. AUN raggruppa elementi caratteristici dei pensieri filosofici di Claude Lévi-Strauss e della religione shintoista, rifiutando in tutto e per tutto la divisione artificiale tra uomo e natura.
Il film si prefigge di mostrare un in cui la vita si basa unicamente sui sensi e che esorta il genere umano a cercare nuovi metodi, nuovi rituali coi quali oltrepassare l’ordine della natura stessa, alla scoperta dei fenomeni trascendentali.

Un’opera insolita, ispirata dalla spiritualità scintoista e dall’antropologia strutturalista. La tesi sostenuta è che esiste una continuità e un legame tra natura e umanità, e cultura: una relazione in grado di sostituirsi alle divisioni e alle dicotomie del passato. Un’idea espressa dal film coniugando foto della natura e immagini di fantasia, foto del mondo microscopico con fotogrammi infinitesimali e animazioni.

Recensione: cinemanemico.net + asianworld.it

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By Anam

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