SALAM CINEMA [SubITA]

Titolo originale: Salam Cinema
Paese di produzione: Iran
Anno: 1995
Durata: 75 min.
Genere: Documentario, Drammatico, Commedia
Regia:

Un iraniano di mondiale vuole girare un film che celebri degnamente il centenario del Cinema. Per questo comincia le audizioni degli aspiranti attori. Ma al provino si presentano in migliaia, creando problemi a non finire. Ogni aspirante ha una diversa idea della Settima Arte.

Se il cinema deve raccontare la c’è posto per tutti“, non è appannaggio degli eletti. Lo stesso Makhmalbaf cederà, ad un certo punto, la cabina di regia a due neofite. L’autore iraniano, assemblando i provini per un immaginario film in produzione, sviluppa un’idea semplicissima, un modo sobrio ed efficace per documentare la crudeltà dietro le quinte, la passione del pubblico, la determinazione di chi vorrebbe entrare a fare parte del di celluloide. In questo la bravura del sta nel saper pungolare chi ha di fronte, per tirarne fuori le potenzialità e le emozioni. Alternando gentilezza e disponibilità a tirannici ordini e drastici ultimatum, Makhmalbaf vuole anche che si prenda di cosa significhi fare cinema, essere artisti. Quando si diverte a rendere ridicoli i candidati, facendo loro mimare delle scene d’azione, beffeggia certo cinema di matrice americana, anche per affermare l’idea di un cinema più “vero” e democratico. Per una volta, infatti, i protagonisti della pellicola sono tutti quelli che, nelle impressionanti scene d’apertura, accorrono in massa, spingendo e strattonando ferocemente, per essere selezionati. C’è il finto cieco a cui Makhmalbaf chiede “Cos’è il cinema?”, la ragazza con un messaggio per l’amato (i due brani migliori). Lo stesso Moharram Zeynalzadeh, il protagonista de Il Ciclista, porta la sua testimonianza. Poi, contraddicendo un poco le premesse “democratiche” (c’è posto per tutti), il regista “regala” l’ultima mezz’ora a due sedicenni, che tortura in modo salomonico intimando loro di ridere, piangere, scegliere fra l’altruismo dell’essere e l’individualismo dell’arrivista. I campioni di varia umanità andavano ampliati, ma è un brano che aiuta a riflettere sulla natura e l’ di speranze che ruotano intorno a questa arte.

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By Anam

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