Titolo originale: Las acacias
Paese di produzione: Argentina, Spagna
Anno: 2011
Durata: 82 min.
Genere: Drammatico
Regia: Pablo Giorgelli
Rubén conosce come le sue tasche l’autostrada che da Asunción, in Paraguay, porta sino a Buenos Ayres, in Argentina: lui è un camionista e quella strada l’ha fatta infinite volte. Ma il viaggio che sta per fare sarà diverso: con lui – che in genere è sempre solo – stavolta ci sarà Jacinta, che arriva con un’ora di ritardo all’appuntamento dove lui deve caricarli: un cattivo inizio. A sorpresa, la ragazza ha poi portato con sé anche la sua bimba, di soli 5 mesi. Rubén e Jacinta non si conoscono, ma hanno davanti 1500 chilometri da passare insieme. E anche se il loro viaggio sarà di poche parole, non sarà per questo silenzioso.
Caméra d’or a Cannes 2011, da noi con due anni di ritardo ed è inutile chiedersi il perché, l’esordio del quarantacinquenne argentino Pablo Giorgelli fa di modestia virtù: in uno stile piano dalla flemma serena e dolente racconta semplicemente di un incontro tra anime rassegnate al proprio scontento, e lo fa attraverso l’accumulo di dettagli, particolari, gesti minuscoli e lenti slittamenti emotivi, in un discorso totalmente incentrato su ciò che esprimono i volti degli attori, sulle pause, sulle parole goffe e trattenute, su quello che non dicono. Delicato road movie minimalista dalla destinazione certa, un po’ rinchiuso in un grazioso teorema.
Gioiellino. Come scalfire cuori, all’apparenza, duri senza scivolare in smancerie e sentimentalismi da quattro soldi. Un percorso, non solo stradale, nei meandri della mente umana con un tocco di semplicità.