ZEN NOIR [SubITA]

Titolo originale: Zen
Nazionalità: USA
Anno: 2004
Genere: Commedia, Drammatico, Thriller
Durata: 71 min.
Regia:

Chi ha ucciso l’ dal capo rasato che suonava la campana? Un detective “alla Marlowe” indaga su un misterioso in un tempio zen. Riuscirà il nostro eroe a superare le proprie angosce esistenziali ed a risolvere il caso ?

Nelle mie peregrinazioni in cerca di un pezzo di cinema diverso dal solito e che non manchi di rispetto alla mia intelligenza, sono capitato su Zen Noir, girato da nel 2004, pellicola che ha spazzolato una quantità di premi in un certo numero di festival del cinema indipendente, e che nessuno si è mai sognato di distribuire nelle nostre sale (o almeno così mi pare). Considerando che il titolo da solo riunisce due dei miei (troppi) interessi extracurricolari, era destino che prima o poi finissi seduto davanti ad un televisore a guardare questo film.

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E mi rallegra annunciare che non sono stati 71 minuti buttati. Anzi.
La trama in breve: chi ha ucciso l’ dal capo rasato che suonava la campana? Un detective “alla Marlowe” indaga su un misterioso in un tempio zen.
Riuscirà il nostro eroe a superare le proprie angosce esistenziali ed a risolvere il caso, considerando che già interrogare i sospetti è un’impresa apparentemente impossibile?
Il film è girato in digitale (in 12 giorni di riprese) fra scenografie ingannevolmente spoglie, con un uso sottile del colore. Gli sono sconosciuti ed azzeccatissimi – dalla faccia stralunata del detective alla sinuosità della femme fatale dalla testa rasata, al misterioso monaco delle arance, sarebbe difficile immaginare qualcun’altro sulla scena.
La musica talvolta è invadente – specie sui voice-over del protagonista – ma miscela bene il jazz strascicato del e le suggestioni orientali, e contribuisce a rendere il prodotto, nella sua assoluta semplicità, qualcosa di superiore alla somma delle proprie parti.

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È un peccato che il film non sia disponibile nelle nostre videoteche. Così come è un peccato che lo sceneggiatore, regista e produttore Marc Rosenbush non abbia apparentemente prodotto nient’altro per lo schermo (salvo due video- presenti sul suo myspace, dedicandosi soprattutto al teatro.

Recensione: asianworld.it

By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

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