Titolo originale: Sorido eopsi
Paese di produzione: Corea del Sud
Anno: 2020
Durata: 99 min
Genere: Commedia, Drammatico
Regia: Hong Eui-jeong
Due uomini lavorano per un’organizzazione criminale per ripulire il pasticcio che lasciano in dietro. Un giorno, ricevono un ordine inaspettato.
Tae-in e Chang-bok sono amici e colleghi che sembrano, almeno per alcuni aspetti, compensarsi perfettamente. Il chiacchierone Chang-bok, più vecchio dell’amico, dispensa a Tae-in consigli fraterni sulla vita e sulla religione, mentre svolgono strani lavori di ogni tipo. Tae-in, per ragioni che nel film non vengono mai del tutto chiarite, non parla, ma è affidabile e fedele all’amico. I due hanno grande affiatamento nel lavoro, che si tratti di vendere uova, trasportare prodotti agricoli o far sparire cadaveri di persone ammazzate da un’organizzazione criminale locale.
Sarà forse per questa efficienza senza fronzoli che un giorno ricevono un’offerta di lavoro che va oltre le loro abituali competenze: una bambina è stata rapita per ottenere un riscatto e, a causa di circostanze inattese, deve essere trattenuta per un giorno o più, prima del ritiro del denaro. Chang-bok accetta con una certa riluttanza di tenersi la bambina e i due la portano a casa di Tae-in, che si trova in campagna. Fin qui, gli spettatori che hanno macinato abbastanza film sapranno che al cinema un semplice rapimento non si risolve mai in maniera facile.
La ragguardevole opera prima di Hong Eui-jeong ha ricevuto moltissime critiche positive quando è arrivata in sala in Corea, nel bel mezzo della pandemia. Un segno rivelatore del talento registico è la capacità di controllare con grande precisione i toni del film. Voice of Silence colpisce sin da subito per il suo tono inconsueto, che sovrappone la tranquillità dell’ambientazione rurale a un omicidio occasionale e a un assortimento di strani personaggi, e per la presenza di un umorismo sommesso anche se spesso sepolto sotto diversi strati di emozioni. Nonostante l’universo morale del film sia squallido e pochi dei personaggi che popolano questa storia possano essere definiti innocenti, durante la narrazione si rileva una differenza fondamentale tra i delinquenti incalliti e quelli compassionevoli.
Il film è stato molto apprezzato dalla critica per la fotografia sofisticata, la storia piena di sfumature e le memorabili ambientazioni, ma gli elogi sono piovuti in particolare sulle interpretazioni. Nel corso degli anni, l’attore Yoo Ah-in ha incrementato la sua sempre più impressionante filmografia con le acclamate interpretazioni di The Throne (2014), Veteran (2015), Burning (2018), Default (2018), e #Alive (2020), ma in questo film la sua recitazione muta risulta particolarmente espressiva. Yoo crea un’eccellente coppia con il navigato caratterista Yoo Jae-myung, ma è la sua alchimia con la talentuosa attrice bambina Moon Seung-ah a colpire in modo particolare. Moon, dal canto suo, porta dentro la storia una sorta di fuoco e, dal momento in cui appare sullo schermo, ci si chiede tutti come andrà a finire.
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