Titolo originale: Silip
Paese di produzione: Filippine
Anno: 1985
Durata: 125 min.
Genere: Drammatico, Erotico, Sentimentale
Regia: Elwood Perez
In un remoto e primitivo villaggio, vive la giovane Tonya tormentata dai suoi ricordi d’amore. Per tentare di reprimerli ha acquisito fede in Dio diventando un’insegnante, ma in una maniera assai bigotta e votata alla castità come principale insegnamento, valore che cerca di infondere ai suoi piccoli alunni. Le cose precipitano quando al villaggio giunge per una breve vacanza, dopo tanto tempo, Selda, un’amica d’infanzia di Tonya andata a vivere nella capitale. Tonya non ha dimenticato uno smacco ricevuto dall’amica, molto più libertina e con visioni della vita opposte. I ricordi di Tonya si acutizzeranno verso un’escalation di violenza che coinvolgerà bambini e adulti.
Del cinema Filippino purtroppo si conosce poco, soprattutto del vecchio repertorio. Tra gli altri, sono riuscito a vedere qualche film del regista Lino Brocka, tra cui il famoso “Insiang”. Se quest’ultimo raccontava il degrado di una baraccopoli ai margini di Manila ma con un taglio autoriale, qui siamo di fronte ad un film di exploitation non di molto lontano da un cinema più impegnato. E’ vero che di classe e tecnica ce n’è poca, la messa in scena è rozza ma le idee sono molto chiare e ne viene fuori un film originale e assolutamente unico che fa desiderare di vedere altro del genere. Gli istinti sono tirati al massimo, ma il racconto è impostato in modo da coinvolgere anche per altri aspetti.
E’ una storia di passioni, amicizie, fragilità, ma anche di disperazione e morte…la tensione è palpabile fin dal principio, un senso di pericolo costante lungo tutta la vicenda. Molto suggestivi i paesaggi sabbiosi fotografati con i personaggi persi in lontananza e inghiottiti in essi. Altrettanto belli i tramonti, in particolare uno dove le due protagoniste si giureranno amicizia eterna, in riva al mare, nude, come una rimembranza della loro infanzia lontana e dimenticata. Le musiche danno quel tocco in più al film, accrescendone quel senso di prurigine che ne accompagna la visione.
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