PLAYING THE VICTIM (SubITA)

Titolo originale: Izobrazhaya zhertvu
Paese di produzione: Russia
Anno: 2006
Durata: 95 min.
Genere: Commedia
Regia: Kirill Serebrennikov

Valya, un giovane uomo, dopo aver abbandonato gli studi universitari, si rivolge agli uffici di polizia cercando un impiego. Il lavoro per cui si offre è però del tutto particolare: chiede infatti di poter interpretare il ruolo della vittima nelle ricostruzioni degli omicidi messe in scena durante le indagini. Inizia così per lui una vita assurda, nella quale giorno dopo giorno si trova a interpretare la stessa parte in molteplici ricostruzioni, finendo con l’operare una serie di corti circuiti nella sua stessa vita.

La pellicola di Kirill Serebrennikov inizia con una sentenza sul cinema russo che non gode di buona salute, ma con il succedersi delle sequenze dimostra il contrario. Playing the Victim è un succosissimo rifacimento noir dell’Amleto di Shakespeare del quale possiede anche la teatralità e la forza espressiva regalando attimi di pura follia e momenti estremamente esilaranti, come lo sketch di un minuto scarso nel quale viene rappresentato a parole ed espressioni facciali il problema del terrorismo, l’intolleranza tra i russi e “quelli che fanno la pita”, l’undici settembre e la caduta delle torri gemelle fino alle scuse finali, riprese dalle televisioni, di Bush. Yuri Chursin (Valya) sembra un giovane Joaquin Phoenix (basti il solo Da morire per confermare l’associazione) e offre una versione del principe danese, quasi a renderlo ancora più tormentato anche perché supportato dall’ambientazione moderna – ma allo stesso tempo profondamente bizzarra – della Russia e del corpo di polizia del paese. Alla fine, l’unico dubbio che rimane è sulla vera identità dei Presnyakov Brothers, che qui sembrano tanto i fratelli Coen travestiti da sceneggiatori dell’ex Unione Sovietica.

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