Titolo originale: Koko dai panikku
Paese di produzione: Giappone
Anno: 1978
Durata: 94 min.
Genere: Drammatico, Thriller
Regia: Gakuryû Ishii
Il film si svolge in un liceo giapponese, nel periodo in cui gli studenti si stanno preparando per i test d’ingresso all’università, fondamentali per il loro futuro, ma anche per il prestigio del liceo stesso. Lo stress è molto alto, ma i professori pretendono il massimo e neanche il suicidio di uno studente cambia i piani. Sono proprio questa indifferenza e la negazione di responsabilità a fare scattare la rabbia di Jono Yasuhiro, che si procura un fucile e uccide il professore di matematica durante una lezione per poi barricarsi nella scuola.
Lontano da film recenti come “Elephant”, dove le origini del gesto omicida vengono lasciati all’interpretazione dello spettatore, si potrebbe accostare a “Un giorno di ordinaria follia”, in cui stress e situazione familiare sono la causa scatenante. È anche una critica al sistema scolastico giapponese, tema ricorrente nei primi corti del regista: anche in Solitude of 1/880000 il protagonista è alle prese con i test d’ingresso all’università, che gli condizionano completamente (e negativamente) la vita.
Remake di un corto dello stesso Sogo Ishii di due anni prima, questo film è l’esordio sul grande schermo del regista giapponese, esperienza che lo lascierà poco soddisfatto: la Nikkatsu non si ha il coraggio di affidarsi completamente a un ventunenne e gli affianca un altro regista. La poca libertà è palese se si confronta questa pellicola con gli altri film di Ishii, non solo la regia ma anche le immagini e la musica sono molto più convenzionali.
