Titolo originale: O Caminho das Nuvens
Nazionalità: Brasile
Anno: 2003
Genere: Drammatico, Sentimentale
Durata: 85 min.
Regia: Vicente Amorim
Il film racconta le avventure di una famiglia che viaggia in bicicletta attraverso il Brasile, alla ricerca di un lavoro per il padre e una vita migliore per tutti i componenti. Il lungo cammino inizia alla periferia di Paraíba, nel povero Nordest del Paese. Il capofamiglia, l’ostinato e analfabeta camionista Romão, sente che il suo destino è quello di guadagnare almeno mille reais al mese – una somma considerevole per gli standard brasiliani. Romão ha bisogno di quella cifra per mantenere la moglie Rose e i loro cinque bambini, tra i quali un adolescente ribelle e un bebè. Ossessionata da questa idea, la famiglia parte con quattro biciclette. In sei mesi percorre 3.200 chilometri, patendo la fame e la sete, incontrando indifferenza e solidarietà, scoprendo strani costumi religiosi e assistendo a feste esuberanti nelle sconosciute zone depresse del Brasile. Il film si ispira alla storia vera di Cicero (Romão nel film) che insegue il sogno del lavoro per condurre, al di là della semplice sopravvivenza, una vita dignitosa per sé e per i suoi cari. Il viaggio del protagonista e della sua famiglia è un viaggio attraverso i luoghi, la gente e la cultura del Brasile. E’ anche la storia di una migrazione sui generis, diversa e straordinaria per la fede nel sogno perseguito che anima i protagonisti e per la terra in cui è ambientata.
“Ho sempre pensato di fare un film che fosse davvero brasiliano. […] Il mio genere preferito è il western, da John Ford a Sergio Leone, con le sue storie possibili solo in uno specifico contesto geografico. Quando ho scoperto la storia di Cícero (Romão nel film) e della moglie Rose, mi sono reso conto che si poteva raccontarla solo partendo dal Nordest. La vicenda, essenzialmente drammatica e legata al Nordest, possedeva l’autenticità del western e conflitti e personaggi universali. Un altro elemento che ha attirato la mia attenzione è stata la presenza nella storia di una situazione ricorrente – la migrazione dal Nordest al Sud – e, tuttavia, avvenuta in modo diverso e straordinario. Mi ha poi commosso la fede dei personaggi nei loro sogni. Romão non vuole solo un lavoro, ma un salario di mille reals, vale adire un’esistenza dignitosa, al di là della semplice sopravvivenza. L’uomo non va a Rio semplicemente per cercare un lavoro ma per inseguire il sogno di una vita decente”. – Vicente Amorin
Recensione: comune.rovigo.it
