HIS MOTORBIKE, HER ISLAND [SubITA]

Titolo originale: Kare no ootobai, kanojo no shima
Paese di produzione: Giappone
Anno: 1986
Durata: 90 min.
Genere: Drammatico, Sentimentale
Regia: Nobuhiko Ôbayashi

Dopo essere stato minacciato dal fratello della sua ragazza, Ko fa un sulla sua Kawasaki fuori per riflettere su cosa fare con lei. Per caso incontra Miiyo con la quale stringe amicizia e che in seguito lo invita nella sua piccola isola di origine nel Mare Interno di Seto: qui inizia a insegnarle a guidare la moto e si innamora di lei.

Dopo il suo classico House e la fase di memorabili film giovanilistici scolastici agrodolci (The Aimed School (1981), Exchange Students (1982), The Girl Leapt Through Time (1983)…) la carriera di Obayashi si muove all’insegna della più totale ed eclettismo. Si infila così nel filone dei teen movie della Kadokawa ma restituendone una versione vistosamente personale e bagnata dai suoi tocchi più riconoscibili. Visivamente ritornano tutti i frutti della carriera nel campo della pubblicità già proposti nei titoli precedenti, con particolare insistenza nel suddividere il film tra sequenze a colori, in bianco e e altre ibride. Ma His Motorbike, Her Island si fa notare inizialmente per la ratio dello schermo che prende letteralmente vita, iniziando come un box al centro dello schermo, mutando in un formato 4:3 e successivamente in un 16:9 in maniera non così gratuita. E in questa strana e onirica versione de Il Sorpasso ibridata ai frutti della nouvelle vague francese, tra sequenze bucoliche, corse motociclistiche, feticismo per i motori, nudi integrali e la classica destinata a terminare portandosi via sogni, amori, speranze, si evolve la vita di un motociclista in cerca di sé stesso e di un futuro, qualunque esso sia. E lascia spaesati i del cinema giapponese di genere trovare nei panni del borioso ragazzetto protagonista, un ventenne Riki Takeuchi (Dead or Alive, Blowback, Mafia: Wars, Fudoh…) agli esordi, ammiccante, bellissimo e maledetto. Film (forse) minore e meno accattivante specie per un pubblico di massa rispetto ai titoli più celebrati è però capace di suscitare una inusuale carica malinconica e languida, in una evocazione del meglio della vita pronto a fuggire alla velocità della luce in sella ad una moto senza possibilità di essere più raggiunto.

Guarda anche  THE BIRD PEOPLE IN CHINA (SubITA)

asianfeast.org

Nobuhiko Obayashi

By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

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