Titolo originale: Der Tod der Maria Malibran
Paese di produzione: Germania
Anno: 1972
Durata: 104 min.
Genere: Drammatico
Regia: Werner Schroeter
La figura storica della cantante Maria Malibran è il punto di partenza per una rete fitta di rimandi e allusioni a Goethe, Lautréamont, Elvis Presley e Janis Joplin. Una serie di tableaux vivants che illustrano la vita e la morte della più celebre cantante d’opera del diciannovesimo secolo.
Non è una biografia di Maria Felicita Malibran (1808-36), cantante spagnola morta per i postumi di una caduta da cavallo, amata da Alfred de Musset, famosa per l’estensione eccezionale della voce in grado di eseguire ruoli di contralto, soprano, mezzosoprano. Già affascinato dalla musica d’opera e da Maria Callas, cui dedicò 2 brevi ritratti in 8 mm, Schroeter la fa morire “per avere troppo cantato”. È un pretesto per coinvolgere lo spettatore in un universo di rimandi da Puccini al blues, dalla Dietrich a Medea, da Norma a Josephine Baker, con primi piani di donne pesantemente truccate, scenografie romantiche, paesaggi crepuscolari, soli al tramonto. Prodotto in 16 mm da una rete TV tedesca. A Schroeter, morto nell’aprile 2010 a 65 anni, il Florence Queer Festival di Firenze ha dedicato una retrospettiva nel 2011.
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