NORWEGIAN NINJA (SubITA)

Titolo originale: Kommandør Treholt & ninjatroppen
Paese di produzione: Norvegia
Anno: 2010
Durata: 77 min.
Genere: Azione, Commedia, Visionario
Regia: Thomas Cappelen Malling

Durante la Guerra Fredda, Arne Treholt — figura realmente esistita e condannata per spionaggio a favore dell’Unione Sovietica — viene reinventato come un eroe surreale: un maestro ninja al servizio segreto del Re di Norvegia. A capo di una squadra di super-agenti addestrati all’arte invisibile e al sabotaggio zen, Treholt combatte contro forze oscure e complotti occidentali che minacciano l’equilibrio spirituale del mondo. In questo universo alternativo, la storia si piega, si spezza e poi si ricompone in un origami di ideologia, patriottismo e ironia mistica.

Norwegian Ninja è un film impossibile da classificare, e proprio per questo irresistibile. Thomas Cappelen Malling — al suo esordio — prende la più infamante vicenda di spionaggio norvegese e la trasforma in un’operetta di fantapolitica esoterica, una commedia pulp che mescola documentario, parodia e filosofia orientale con il rigore visivo di un archivio segreto governativo.

Girato come se fosse un cinegiornale militare degli anni ’70 contaminato da VHS di arti marziali e manuali di sopravvivenza spirituale, il film costruisce un’estetica di cartapesta volutamente anacronistica.
Le sequenze d’azione sembrano coreografate da un monaco zen ubriaco, i dialoghi oscillano tra propaganda e poesia dadaista, e la fotografia alterna il 16mm granuloso a inserti di animazione vintage e stop motion.
Ogni scelta visiva diventa una dichiarazione di libertà: il cinema come sabotaggio ideologico.

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Ma Norwegian Ninja non è solo uno scherzo riuscito.
Sotto la superficie di un delirio estetico, Malling costruisce una riflessione acuta sull’identità nazionale e sulla manipolazione della verità. L’eroe accusato di tradimento diventa simbolo di un Paese che non sa più distinguere tra fedeltà e paura, tra patriottismo e paranoia.
L’idea che un traditore possa essere anche un mistico guerriero al servizio del Re è la perfetta metafora del potere che reinventa la realtà, riscrivendo i miti per giustificare le proprie menzogne.

Il tono oscilla magistralmente tra serietà e nonsense, spiritualità e satira.
La filosofia ninja — distillata in frasi assurde come “la vera arma è l’equilibrio interiore” — viene trattata con la stessa gravità con cui un manuale di guerra spiega come disinnescare bombe. È come se Tarkovskij avesse girato Team America dopo un ritiro in monastero.

In definitiva, Norwegian Ninja è un oggetto filmico non identificato: un atto d’amore per il cinema di propaganda, un esperimento di mitologia postmoderna e una delle parodie più colte e bizzarre mai prodotte in Scandinavia.
Un film che trasforma la paranoia politica in arte marziale, e la storia nazionale in un sogno psicotronico.

By Anam

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