David Cronenberg

STEREO (SubITA)

STEREO (SubITA)

Titolo originale: StereoNazionalità: CanadaAnno: 1969Genere: Fantascienza, VisionarioDurata: 65 min.Regia: David Cronenberg Stereo è il principio, l’Alfa del percorso creativo di David Cronenberg. All’interno spingono per squarciare il ventre della normalità molti dei temi che affolleranno il centro della ricerca del regista canadese, a partire dall’esplorazione di sé e della propria sessualità, fino al concetto di telepatia e di superamento del ‘naturale’. Basico e magmatico allo stesso tempo, Stereo è il primo passo verso la maturità concettuale ed espressiva. L’obsolescenza dell’unità familiareStereo documenta gli esperimenti in un’accademia del dottor Luther Stringfellow, che non appare nella pellicola. Un giovane uomo che indossa…
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CRIMES OF THE FUTURE [SubITA]

CRIMES OF THE FUTURE [SubITA]

Titolo originale: Crimes of the Future Nazionalità: Canada Anno: 1970 Genere: Fantascienza, Horror Durata: 70 min. Regia: David Cronenberg Il dermatologo Eugene Tripod racconta di se stesso, della clinica nella quale è stato impiegato, e nella realtà di una società ormai a rischio. Allievo del dottor Antoine Rouge nella Casa della Pelle, ucciso dallo stesso morbo da lui scoperto, egli vaga nelle diverse sezioni della clinica alla ricerca della sua memoria, per trovare un rimedio ad un’infezione che, per cause cosmetiche, ha condannato l’intero genere femminile. Nella sezione di Pediatria Oceanica egli instaura un rapporto attraverso i piedi con tre…
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CHACUN SON CINEMA [SubITA]

CHACUN SON CINEMA [SubITA]

Titolo originale: Chacun son cinéma Nazionalità: Francia Anno: 2007 Genere: Commedia, Drammatico Durata: 100 min. Regia: AA. VV. [33 registi + 1] Quello che viene in mente guardando To Each His Own Cinema sono le ciliegie, una tira l’altra, impossibile smettere. Trentaquattro cortissimi, tre minuti e stop, nitidi, la pelle lucidissima, la polpa dolcissima. Chacun son cinéma ou Ce petit coup au coeur quand la lumière s'éteint et que le film commence  è dedicato alla memoria di Federico Fellini, ma anche a Mastroianni, di cui torna più volte il ricordo, quella voce, inconfondibile, quegli occhiali da sole nella locandina di Otto e mezzo, quella dichiarazione d’amore che Angelopulos mette sulla bocca piena di rossetto…
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