Titolo originale: Patema Inverted
Paese di produzione: Giappone
Anno: 2013
Durata: 98 min.
Genere: Animazione, Avventura, Drammatico
Regia: Yasuhiro Yoshiura
La storia avrà luogo in un mondo sotterraneo in cui i tunnel si diramano dappertutto. Anche se vivono in spazi oscuri e confinati e si indossano abiti di protezione, le persone vivono vite piacevoli e tranquille. A Patema, la principessa di uno dei villaggi del sottosuolo, piace esplorare i tunnel. Il suo luogo preferito è una “zona pericolosa”, interdetta agli abitanti del suo villaggio e, sebbene lei lo sappia, la sua curiosità non può tenerla distante. In più nessuno ha mai spiegato di che tipo di pericolo si tratti. Ma un giorno, in uno dei suoi viaggi in quei luoghi, Patema si trova davanti ad eventi inaspettati: dove i segreti nascosti vengono alla luce, la storia inizia a dischiudersi.
Durante un esperimento per produrre energia dalla gravità, avviene un cataclisma che inverte la fisica. I sopravvissuti riescono a fuggire e nascondersi nelle profondità terrestri, Patema è una ragazza che vuole ampliare la sua conoscenza e uscire da quei luoghi angusti dove abita, andando ad esplorare la zona proibita che i guardiani ostacolano l’accesso. Un giorno durante una delle sue escursioni clandestine, si scontra con una figura denominata dagli anziani “pipistrello umanoide, che” la fa precipitare in un pozzo “senza fine”.
Patema Inverted è un Original Net Anime (ONA), una Web serie trasmessa in streaming nel 2012 e successivamente presentato come film nel 2013. Creato dallo Studio Purple Cow Studios Japan
Ormai è appurato che cercare di capire quello che avviene nelle storie degli anime giapponesi sia una qualcosa di veramente complicato specialmente quando si cominciano a strigare le vicende, quindi per quanto mi riguarda evito durante la visione di pormi troppe domande e mi gusto a pieno l’animazione, che questa come altre volte è veramente di tutto rispetto. Poi lascio al dopo eventuali domande e dubbi che difficilmente riescono ad avere una risposta.
SPOILER Patema si risveglia dalla caduta nella voragine, che volge su uno spazio esterno dove si intravede un cielo notturno e costellato di nuvole piacevoli. Perdendo lo zainetto, esso viene risucchiato da una forza attrattiva verso il vuoto ma rimane impigliato in una rete metallica. Cercando a questo punto di riprenderlo, Patema si arrampica capovolta verso l’alto attratta dalla forza, fa conoscenza da subito di un ragazzo di nome Eta che era li per mirare le stelle, abitante di quel luogo conosciuto come Aiga, di verso contrario rispetto a quello dove abita Patema. Per fare in modo che Patema non venga risucchiata in cielo, Eta l’aiuta tenendola stretta per le mani e scoprono così che le loro forze uguali e contrarie gli permettono di spiccare salti lunghissimi in leggerezza, la porta così al sicuro in un capanno dove possono momentaneamente stare al sicuro e conoscersi meglio.
Certamente come succede quasi sempre la coabitazione pur stando in posizioni, in questo caso più di altri, diverse non può esistere e c’è sempre chi cerca di annientare uno dei due sistemi con la scusa che l’altro sia destabilizzante per la sopravvivenza.
Sia Patema che Eta sono fuori dagli schemi dei loro mondi, entrambi supportati da due figure libere che volevano vedere oltre i loro occhi, un amico Lagos per Patema e il padre per Eta, sono esse i coalizzanti perchè i due ragazzi siano i fautori di una nuova esistenza per il genere umano.
Altro discorso, l’erotismo nell’animazione giapponese spiccato o meno, evidente o nascosto tra le righe o nei quadretti, c’è sempre e qui le posizioni in cui si tengono i protagonisti richiamano quelle di kamasutra(numerica)memoria. Evidenziata anche dall’affermazione dell’amico di Patema, Porta invidioso della posizione che assumono nel finale. Poi se si vuole essere molto meno maliziosi lo possiamo vedere semplicemente come uno splendido sentimentale abbraccio.
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