HIDDEN RESERVES (SubENG)

Titolo originale: Stille Reserven
Paese di produzione: Austria, Germania, Svizzera
Anno: 2016
Durata: 96 min.
Genere: Fantascienza
Regia: Valentin Hitz

Vincent Baumann, agente di assicurazione freddo, interessato alla carriera e schiavo di un spietato, è egli stesso dell’azienda che rappresenta. Retrocesso, lotta ostinatamente per riconquistare la posizione persa e continuare la sua ascesa. Riconosce però presto che esistono altri valori oltre alla gloria e al successo e decide di lottare anche per conto di un’altra persona, Lisa Sokulova. I due non hanno un ma una vittoria contro il sistema rappresenterebbe per loro un piccolo trionfo.

Nel suo ultimo lungometraggio, Valentin Hitz dipinge una società distopica nella quale il diritto alla morte si deve comprare

Hidden Reserves: il prezzo dell’immortalità
 
 

A quasi 15 anni di distanza dal suo primo lungometraggio, Cold Front, il regista austriaco Valentin Hitz torna a dirigere un film, nel quale affronta un tema, quello dell’immortalità e del diritto di decidere della propria morte, che lo affascina fin dall’infanzia. Premiato con l’Occhio d’oro a Zurigo, vincitore di tre statuette agli Austrian Film Awards e del Larice di cristallo al Saas-Fee FilmFest, Hidden Reserves [+] è recentemente proiettato al BIFFF – Festival Interazionale del Film Fantastico di Bruxelles nella sezione 7e Parallèle.

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Il film catapulta lo spettatore in una società distopica nella quale bisogna pagare per morire, altrimenti la propria vita viene prolungata. Ma a che prezzo? Il regista ci parla dell’immortalità in modo negativo: i corpi vengono infatti mantenuti in vegetativo ed è permesso al governo di conservare i dati della persona fino a quando i suoi debiti non si siano estinti. Questo medesimo è presentato da due prospettive: dal punto di vista di Vincent Baumann (Clemens Schick), broker ambizioso e senza scrupoli ossessionato dalla vendita assicurativa e dall’ di ottenere un avanzamento di carriera, e attraverso lo sguardo di Lisa Sokulova (Lena Lauzemis), un’attivista pronta a tutto pur di difendere il diritto alla morte. Malgrado appartengano a mondi molto diversi, i due si vedono costretti ad avvicinarsi l’un l’altro per proteggere i loro interessi segreti…

Il tutto è ambientato in un’atmosfera fredda, priva di colori ed emozioni. Il direttore della fotografia, Martin Gschlacht, e il direttore artistico, Hannes Salat, hanno svolto un lavoro notevole: con un ristretto budget a disposizione, sono riusciti a dare vita a questa società distopica in modo del tutto credibile. L’effetto è accresciuto dalla recitazione dei due principali, che lascia trapelare poche ma efficaci emozioni. Con Avec Hidden Reserves, Valentin Hitz vuole spingere il pubblico a riflettere sulle questioni che da sempre lo tormentano: è possibile non avere più diritti sulla propria morte? E in tal caso chi può decidere se lasciarci vivere o morire? Il governo, i rappresentanti di interessi finanziari o, ancora, un computer? A partire da questa riflessione iniziale, il regista lancia un vero e proprio allarme sullo attuale della nostra società, proiettandoci in un che, forse, non è poi tanto distante.

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cineuropa.org

By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

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