Titolo originale: Hombre Mirando al SudEste
Paese di produzione: Argentina
Anno: 1986
Durata: 108 min.
Genere: Drammatico, Psicologico, Fantascienza
Regia: Eliseo Subiela
1985, all’ospedale psichiatrico José Borda di Buenos Aires, lo psichiatra Dr. Julio Denis (Quinteros) incontra un misterioso paziente che sembra materializzarsi dal nulla: Rantes (Soto) sostiene di essere l’ologramma di un extraterrestre, che incarna la corporeità umana ma non la capacità di provare sentimenti.
Inizialmente liquidato come un autentico pasticcione o come un furbacchione che è composto mentalmente ma sta cercando di superare l’autorità, Julio è presto attratto dalle teorie plausibili ma affascinanti di Rantes (l’idea inedita della telepresenza) e dalle sue idiosincrasie, come quella a cui si riferisce il titolo, il fatto di rivolgersi a sud-est in piedi per ore al giorno, presumibilmente trasmettendo e ricevendo dati con la sua astronave madre, o il suo quasi miracoloso potere di empatia con gli altri degenti dell’ospedale (che non si concilia con le sue già citate premesse di incapacità di provare sentimenti, ma cosa ne sanno gli umani di forme di vita aliene iperintelligenti? , come Rantes dice ripetutamente a Julio “non capiresti”).
All’insaputa di Julio, il pubblico ha la possibilità di assistere all’indubbio potere telecinetico di Rantes in molte occasioni, e il regista Eliseo Subiela getta con tatto il seme della nostra percezione che Rantes in effetti non è un nostro simile, per poi avvicinarlo alla reincarnazione di un Cristo moderno (con un’affinità preternaturale per la musica e la scienza, con un’affinità preternaturale con la musica e la scienza, eccitato dalla Nona Sinfonia di Beethoven e affascinato dal cervello umano), soprattutto per la sua volenterosa rassegnazione nei confronti del trattamento disumano dell’ospedale verso la fine, mentre Julio passa frustrantemente in secondo piano nella sua situazione.
L’apice è in qualche modo coperto da un pizzico di cinismo, mettendo in parallelo il calvario di Rantes con la conquista lussuriosa di Julio nei confronti dell’avvenente e nubile Beatriz Dick (Vernengo), una sedicente amica recente di Rantes, ma la verità rimane sempre più oscura, e il finale mostra che Subeila si sforza di trovare una via di mezzo per eludere la decisione di individuare l’una o l’altra possibilità (Rantes è davvero un alieno o un eccentrico pazzo terrestre?).
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