
Titolo originale: Dead Dicks
Paese di produzione: USA
Anno: 2019
Durata: 83 min.
Genere: Horror, Fantascienza, Visionario, Drammatico, Commedia
Regia: Chris Bavota, Lee Paula Springer
Rispondendo a una raffica di chiamate di Richie, il fratello con aspirazioni suicide, Becca si precipita nel suo appartamento per aiutarlo. Si ritrova però di fronte a qualcosa di inatteso: ogni angolo è pieno di cadaveri che assomigliano al fratello. Si sforza allora di dare un senso a ciò che ha davanti agli occhi e di sistemare le cose mentre il vicino del piano di sotto minaccia di chiamare la polizia e mille paure nascono in lei.
Nonostante un titolo decisamente fuorviante e parecchio di cattivo gusto , “Dead Dicks” parte come una bizzarra horror comedy nerissima per poi mutare, come anche alcuni elementi dello stesso film, in qualcosa di molto diverso e intenso.
La tragicomica scoperta di Becca porterà in quasi tutta la prima parte della pellicola ad una sorta di sperimentazione del fenomeno nonché risoluzione del problema “cadaveri” , tra trovate visivamente violente ma con un tono generale di commedia , quasi demenziale, e idee alquanto spiritose. Ben presto però questa strana pellicola canadese mostrerà il suo vero volto, con un’intensa e drammatica rappresentazione del disagio mentale e della sofferenza dell’essere umano nei confronti del suicidio, sia da parte della “vittima” sia di chi rimane accanto e cerca di capire questi soggetti.
Un’ottima metafora weird e “fisica” in grado di portarci a discutere e capire alcune mentalità destinate all’autodistruzione, tra comprensione e prevenzione di un fenomeno che risulta sempre essere molto attuale nella società moderna.
Spiazzante, drammatico ma anche ricco di trovate e ritmo, per un effettivo one location ambientato solo all’interno di un appartamento ma allo stesso tempo molto dinamico e in grado di stupire piu’ e piu’ volte fino ad un finale altamente bizzarro e di libera interpretazione personale. Morte, rinascita, risate a denti stretti e riflessione drammatiche per un pellicola assolutamente low budget ma godibile e profonda.
Una piccola perla che va assolutamente recuperata e discussa e che, a dispetto di alcuni difetti ( alcuni cali nelle interpretazioni dei protagonisti per esempio), rimane assolutamente qualcosa di unico e inaspettato.
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