Titolo originale: Like Me
Nazionalità: USA
Anno: 2017
Genere: Drammatico, Thriller, Visionario
Durata: 80 min.
Regia: Robert Mockler
Dopo aver pubblicato un video di se stessa che ruba in un negozio, Kiya accumula un enorme seguito sui social media. Solitaria e spericolata, Kiya cerca una qualche forma di genuina connessione umana. Attraverso i suoi viaggi incontra un vagabondo, un troll di Internet e un outsider sniffa-vernice che si ritrovano tutti trascinati nella sua cerchia fatta di caos, cibo spazzatura e droghe. In un mondo di personalità inventate, Kiya intende mostrare qualcosa di gutturalmente veritiero sull’umanità, ma alla fine deve confrontarsi con se stessa.
Una canzone italiana recita: “io contemporaneo della fine del mondo, non vedo il bagliore, ne il buio che segue, ne lo schianto, ne il piagnisteo. Ma la verità da miliardi di anni farsi lampo”.
La verità non si esplicita come la risoluzione di un giallo. Il lampo esclude la coscienza separata. E la fine del mondo non è un momento nel tempo che inizia e finisce ma un’eternità a cui essere “contemporanei”.
A questa situazione richiama la psichedelia pop di questo bel film sulla fine del mondo. Parlare di valori è obsoleto, non si sa neanche da dove cominciare. La vita umana non ha nessun valore e ce la si gioca a chiacchiere sul video. La Storia non esiste più e tutto è concesso, a nostro esclusivo scapito. Quello che predomina è l’estetica. Che in questo film è impeccabile! Veramente godibile fino al pallido e lento “lampo” finale.