1945 [SubITA]

Titolo originale: 1945
Nazionalità: Ungheria
Anno: 2018
Genere: Drammatico, Thriller
Durata: 91 min.
Regia: Ferenc Török

In un afoso giorno di agosto del 1945, mentre gli abitanti di un villaggio ungherese si preparano per il matrimonio del del vicario, un treno lascia alla stazione due ortodossi, uno giovane e l’altro più anziano. Sotto lo sguardo vigile delle truppe occupazioniste sovietiche i due scaricano dal convoglio due casse misteriose e si avviano lentamente verso il paese. Il precario che la guerra appena terminata ha lasciato sembra ora minacciato dall’arrivo dei due ebrei. In tutta la comunità si diffondono rapidamente la paura e il sospetto che i tradimenti, le omissioni e i furti, commessi e sepolti durante gli anni di conflitto, possano tornare a galla.

«Un approccio cinematografico nuovo e intelligente su un argomento difficile che affronta con sottili varietà di sfumature un periodo di transizione nella storia ungherese.» (Alissa Simon, Variety)

«Una sottile e sobria sulla colpa e sulla natura e le conseguenze del male. Le domande su cosa possa essere accaduto durante la guerra, cosa sia fatto per far sentire tutti così, sono abilmente sollevate e gradualmente ricevono una risposta. Uno dei fattori che rende “1945” un film particolarmente significativo è che l’arrivo degli è così inquietante da provocare conflitti, tensioni e animosità che poco hanno a che fare con i due stranieri o con ciò che è accaduto durante la guerra appena conclusa. Semplice, potente, credibile e competente, “1945” procede inesorabilmente come Sámuel e suo nella loro lunga camminata verso il villaggio. È il messaggero potente di un tempo andato ma i cui problemi e le cui difficoltà non sono affatto vicini dall’essere superati.» (Kenneth Turan, Los Angeles Times)

«Il sottile e suggestivo film ungherese di Ferenc Torok, “1945”, ripreso in un bellissimo bianco e nero ad alto contrasto, è un film sull’Olocausto costruito, più o meno consapevolmente, su un capovolgimento dei tropi del western, perfino nel ticchettio degli orologi che si avvicinano a mezzogiorno.» (Ben Kenigsberg, The New
York Times)

«Torok si destreggia con un’abbondanza di personaggi e temi – senso di colpa, avidità, ingerenza russa, olocausto, giustizia – ma mantiene sempre saldamente il della sua storia. Ogni inquadratura è meticolosamente realizzata.» (David Lewis, San Francisco Chronicle)

«Nulla promette intrighi come un treno che deposita uno in una piccola città, e questo è certamente il caso di questo dramma ungherese in bianco e nero, in cui la collettività di un piccolo villaggio rabbrividisce all’arrivo inaspettato, nell’agosto 1945, di un ortodosso ebreo dall’aspetto funebre e di suo figlio. Lo sceneggiatore e Ferenc Török, adattando una storia di Gábor T. Szántó, si muove attraverso una comunità fondata su segreti e compromessi; il suo film si aggiunge ad una crescente lista di drammi e documentari sull’olocausto che vanno oltre le colpe della Germania nazista per riflettere sulla complicità delle comunità più piccole dell’Europa orientale.»
(J. R. Jones, Chicago Reader)

Recensione: press-book originale

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By Anam

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