Titolo originale: Suture
Nazionalità: USA
Anno: 1993
Genere: Drammatico, Sperimentale, Thriller, Visionario
Durata: 96 min.
Regia: Scott McGehee, David Siegel
Un uomo ricco e antipatico, sospettato di omicidio, cerca di prendere l’identità di suo fratello, povero e buono. Ma il suo piano fallisce ed è suo fratello che, diventato amnesico, prenderà la sua identità.
Girato in bianco e nero, questo neo-noir inizia dalla sua fine, ponendo la domanda: Com’è che sappiamo chi siamo? Coinvolgendo un insolito gioco di identità, il film racconta la sua domanda iniziale attraverso un’affascinante meditazione sulla razza. Quando Vincent (interpretato dall’attore bianco Michael Harris) si ricongiunge con il suo fratellastro estraneo e sconosciuto Clay (interpretato dall’attore nero Dennis Haysbert), il film stabilisce rapidamente una logica interiore in cui i due uomini appaiono identici entro i confini del film.
“Com’è che sappiamo chi siamo? Potremmo svegliarci nella notte disorientati e chiederci dove siamo. Potremmo aver dimenticato dove si trova la finestra o la porta o il bagno o chi sta dormendo accanto a noi. Potremmo pensare che forse abbiamo vissuto ciò che abbiamo appena sognato. Potremmo chiederci se stiamo ancora sognando. Ma non ci chiediamo mai chi siamo … Ma non ha senso iniziare questa storia qui senza la sua storia, il suo passato. Quindi, lascia che ti riporti ad un vero inizio, ad un tempo prima che l’identità sia stata confusa “
Recensione: rottentomatoes.com
