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Titolo originale: The Highest Brasil
Paese di produzione: Irlanda
Anno: 2023
Durata: 106 min
Genere: Drammatico
Regia: Jeremy Curl
Un pescatore disilluso, viene attratto in un eccentrico progetto di auto-aiuto che promette un’utopia sessuale, ma il loro crescente bizzarro impegno lo lascia a chiedersi se sia davvero la via per la realizzazione o solo un’illusione.
Il cinema weird si arricchisce di un’altra nuova perla, un’opera prima che strizza l’occhio contemporaneamente al folklore irlandese, al cinema grottesco di Quentin Dupieux, a quello più surreale del primo Yorgos Lanthimos e persino alla cultura lovecraftiana. Tantissime ispirazioni quindi per THE HIGHEST BRASIL, una pellicola ricchissima di elementi bizzarri e altrettanto amari, resi implacabili da una serie di protagonisti estremamente calzanti con gli eventi narrati, descritti e anche raccontati attraverso una furba e incredibile storia disegnata proprio nel cuore del film.
In un piccolo paese sulla costa irlandese seguiamo la misera vita di Seamus, un pescatore in difficoltà con il matrimonio in rovina che si vede offrire inaspettatamente i deliziosi piaceri di una nuova vita insolita. Ma per trasformare la sua disperazione in speranza, Seamus dovrà riporre la sua fiducia in un gruppo di disadattati il cui progetto diventa sempre più folle, utopistica e surreale …
La terra promessa può essere fisica ma soprattutto metafisica e immaginaria, legata questa in particolar modo al desiderio di sognare nuove avventure, storie ed eventi necessari per cancellare un passato noioso, abulico e sommerso da insicurezze e infelicità. Il regista Jeremy Curl ruota inizialmente attorno alla vita di Seamus, mostrando le sue strane ossessioni, rituali non sense (deve spogliarsi e mettersi i vestiti prima di ogni giro in auto) alla (inizialmente) rocciosa moglie americana, che ben si intrecciano con un gruppo di altrettante figure balorde (anche fisicamente, come la donna con l’occhio bendato e il sorriso piegato), piene di rancore, gelosia e invidia verso i potenti, guidate dal classico santone dei poveri di turno, Brendan, fortissimo mentalmente con questi esseri incapaci di certezze nella loro vuota vita.
Il titolo sarà proprio emblematico dell’isola che non c’è ma che esiste fortissima nella speranza dei seguaci del ripugnante Brendan, un bravissimo e trascinante Stephen Doring, fenomenale nel presentare un’utopia talmente bizzarra quanto affascinante. Dopo la prima parte succitata, intenzionalmente confusa, il film si apre a ventaglio verso orizzonti narrativi ben noti agli appassionati dei registi sopra citati, dove umorismo feroce ben si allinea con storie non lineari e per nulla convenzionali. Grazie a performance brillanti e situazioni irreali continue, che sfiorano più volte il trash puro, il film regala perle a ripetizione, senza escludere momenti amari, violenti e destinati a riflessioni spietate sull’umanità, sul male di vivere e sulla difficile accettazione delle regole imposte dalla società. Una commedia grottesca di altissimo livello. Imperdibile!!
horrorestremo.it