LEPTIRICA (SubITA)

Titolo originale: Leptirica
Paese di produzione: Jugoslavia
Anno: 1973
Durata: 63 min
Genere: Drammatico, Horror
Regia:

Serbia. In un piccolo villaggio rurale gli operai di un vecchio mulino, utilizzato per macinare la farina, muoiono misteriosamente in sequenza. Il giovane Strahinja (Petar Bozovic) è innamorato di Radojka (Mirjana Nikolic), ma la loro è ostacolata dal padre della ragazza, Zivan (Slobodan Perovic), che considera Strahinja inadatto alla figlia. Per dimostrare che è in grado di prendersi di se stesso e della sua futura sposa, Strahinja accetta di assumere il posto vacante nel mulino “maledetto”.

Il primo horror non si scorda mai, ecco perché “Leptirica” è un pezzo di storia cinematografica della ex-Jugoslavia. Girato da Đorđe Kadijević in un remoto villaggio bosniaco (Zelinje), questo film prende ispirazione da una vecchio racconto pubblicato nel 1880 da Milovan Glišić, uno scrittore che alcuni in patria considerano il Gogol serbo. Ci troviamo pur sempre in territorio slavo, dunque non è difficile intuire il background folkloristico di cui sono intrise queste vicende.
In una sperduta zona rurale, un mugnaio viene assalito da un’inquietante creatura con i denti affilati, la quale uccide l’uomo per poi succhiargli il sangue. Una variazione sul tema vampiresco che prende subito le distanze dai modelli occidentali di taglio gotico, poiché qui la vera protagonista dell’opera è la natura, con i suoi rumori (l’onnipresente verso di un uccello) e le sue misteriose suggestioni. Quando il povero Strahinja (un giovane innamorato della bella Radojka) accetta di lavorare nel mulino al posto del vecchio mugnaio, “Leptirica” si apre persino al melodramma, senza comunque mai rinunciare alle bizzarre quotidiane che animano questa di rozzi contadini, un di individui intenzionato a dare la caccia al presunto assassino che si aggira da quelle parti.
Quello di Đorđe Kadijević è il classico film dove il fascino conta sicuramente di più rispetto alla sua effettiva riuscita: stiamo infatti parlando di una pellicola realizzata per la jugoslava nel lontano 1973, perciò girata alla meno peggio e recitata da un manipolo di davvero poco ispirati (non sappiamo quanto siano volontarie o meno alcune punte di grottesco raggiunte in certi dialoghi presenti nell’opera). Nonostante tutto, le poche apparizioni del vampiro fanno realmente paura e il contesto generale in cui sono ambientate le vicende riesce sempre a trasmetterci un certo disagio, anche nei lunghi momenti di calma apparente (le brevi parentesi musicali di matrice folk ci permettono di penetrare ancora più a fondo in questo primordiale, dove gli esseri umani vivono in balìa di antiche e superstizioni).
“Leptirica” è dunque un folk-horror tra i più particolari e importanti del genere, al di là delle sue inevitabili imperfezioni. Sessantatré brevi minuti per conoscere da vicino la leggenda di Sava Savanović, il più celebre vampiro del folklore serbo la cui storia è indissolubilmente legata a un vecchio mulino sito in un villaggio (Zarožje) non troppo distante dal fiume Drina (un corso d’acqua che oggi segna il confine tra Serbia e Bosnia). Possiamo solo immaginare i piccoli bambini cresciuti nella ex-Jugoslavia durante i primi anni settanta, oggi adulti e forse ancora terrorizzati dalla visione di questo film in TV. Perché “Leptirica”, nel bene o nel male, non si dimentica facilmente.

Guarda anche  WOMAN OF THE PHOTOGRAPHS (SubITA)

cinemaestremo.wordpress.com

 

By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Related Posts